La protesta per la «lista civetta»: «SE ESCLUSI LI VADO A PRENDERE FISICAMENTE». Al Viminale per presentare le liste: «Rivolteremo la Camera e l’apriremo come una scatoletta di tonno».
Grillo-show davanti al Viminale di notte e di prima mattina, dove alle 8 si sono aperti gli uffici per il deposito di simboli e alleanze per le prossime elezioni politiche. Per tutta la notte i rappresentati grillini e di altre forze politiche hanno stazionato in piazza per accedere per primi al deposito. E a far visita e dare sostegno ai suoi, è giunto anche il Capo. Due volte: prima per un saluto in piena notte («Anche se uno è di Casa Pound ma ha i requisiti da noi previsti io lo candido …: la democrazia è questa…», ha detto fra l’altro a difesa della democraticità del suo MoVimento) e poi poco dopo l’apertura del Viminale, per rispondere alle domande dei giornalisti: un record di botta e risposta durato quaranta minuti.
LISTA CIVETTA – Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha dunque presentato il proprio simbolo al Viminale. Risulta registrato anche un simbolo identico a quello del M5S (oltre a una lista civetta della «Rivoluzione civile» di Antonio Ingroia). Potrebbe impedirgli di partecipare alle elezioni? «Se non fanno nulla per questa storia del simbolo, dobbiamo combattere con gli avvocati. Ma se non entriamo e c’è un governo che ha il 25% dei voti degli italiani, dura 6 mesi e poi li andiamo a prendere. Ci vado io da solo, li vado a prendere fisicamente», ha aggiunto il leader di Cinque stelle.
CANDIDATO PREMIER – Candidato premier del Movimento, figura il leader. Nel programma si legge, al primo punto, «abolizione delle Province e abolizione dei rimborsi elettorali». Al terzo punto «esame obbligatorio sulla Costituzione per ogni rappresentante pubblico» e al quarto punto «riduzione a due mandati per ogni carica pubblica».
CONTRO TUTTI – Grillo contro tutti. «Il sistema sta collassando, è tutto marcio», ha detto ai giornalisti. «Se va avanti così ci sarà una rivoluzione violenta». E sui politici di oggi ha aggiunto: «Hanno l’1,5% e credono di rappresentare qualcuno». Bersani? «un colluso». Berlusconi? «Di vero ha solo il fard». Monti? «Non gli interessa nulla dell’Italia. E’ qui solo per recuperare i soldi». E tutti e tre «fanno parte di un sistema. Provate a trovare le differenze». Quindi «la prima cosa da fare è azzerare questa gente, via tutti questi partiti che sono fuori dalla storia».
«SCATOLETTA DI TONNO» – «Arriveremo in cento, duecento, non importa. Rivolteremo la Camera e l’apriremo come una scatoletta di tonno». Così Beppe Grillo ha risposto a chi gli chiedeva se l’arrivo del M5S in Parlamento consentirà maggiore trasparenza per la politica.
INGROIA – Il comico genovese apre invece a Antonio Ingroia, leader del Movimento Rivoluzione Civile: «Ha fatto un movimento, e noi siamo i naturali alleati dei movimenti. È una persona per bene ma dietro di lui ci sono sempre gli stessi». Gusto che il magistrato abbia fondato un nuovo partito, dice Grillo. Sugli inceneritori potremo lavorare insieme». Anche se – precisa Grillo – il M5S non si alleerà con nessuno, pur rimanendo aperto a chiunque voglia farne parte. Disponibilità condivisa da Ingroia che, intervistato da Radio Capital, spiega: «ho aperto la porta, anche a Grillo, ho lanciato appelli, finora dalla porta non è passato nessuno. Aspetto». «Le soglie di sbarramento di Camera e Senato sono montagne che possiamo anche scalare da soli ma in compagnia si scalano meglio», osserva.
QUIRINALE – Beppe Grillo ha attaccato anche il Quirinale. Proposte per l’elezione del nuovo capo dello Stato? «Chiunque verrà dopo Napolitano sarà un successo». «È come dopo Berlusconi, poteva venire anche Jack lo squartatore. Napolitano è un uomo che è passato».