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Lo scoglio torna in fondo al mare. Trentadue squilli di sirena per le vittime. Napolitano commosso: «Il dramma è ancora vivo nella memoria del Paese»

UN ANNO DOPO. Un pezzo della roccia che squarciò la nave è stato rimesso al suo posto sul fondale delle Scole. La solidarietà del presidente della Repubblica alle trentadue vittime del naufragio.

ISOLA DEL GIGLIO — Il suono prolungato delle sirene dei traghetti ha salutato il ritorno in mare dello scoglio delle Scole contro cui un anno fa andò a schiantarsi la Concordia prima di naufragare. Ha suonato 32 volte, per ricordare tutte le vittime del naufragio. Alla cerimonia, che apre le iniziative previste per l’anniversario della tragedia, hanno assistito i familiari e i parenti delle vittime del disastro a bordo di uno dei traghetti. Lo scoglio era stato strappato dalla Concordia ed era rimasto conficcato nella lamiera per diversi mesi.

L’ARRIVO DEI PARENTI DELLE VITTIME – Prima che partisse la nave con lo scoglio, sono partiti i familiari con tre traghetti. Tutti visibilmente commossi e nessuno ha voglia di parlare. Sono saliti per assistere alla cerimonia di posa dello scoglio. Nel tornare indietro il traghetto si è fermato anche vicino al relitto della Concordia e i familiari hanno gettato alcuni mazzi di fiori in mare. Una volta tornati al porto si sono incamminati tutti verso la chiesa di San Mamiliano e Lorenzo per la messa. A poco a poco sono arrivate le autorità: il ministro dell’ambiente Corrado Clini, il responsabile del Dipartimento della Protecione Civile Franco Gabrielli e il presidente della Regione Enrico Rossi, accolti dal sindaco del Giglio Sergio Ortelli. Ci sono anche gli ambasciatori in Italia di Germania e Francia, il console statunitense a Firenze, i vertici di Costa Crociere. Presenti anche nelle prime file tutte le rappresentanze dei diversi corpi che contribuirono ai soccorsi e successivamente alla messa in sicurezza della Concordia. Una donna parente di una vittima francese non conoscendo la lingua aveva con sè un cartello in cui rivolgeva un ringraziamento all’isola del Giglio per l’impegno di quella notte. Nella piazza del porto è stato installato un maxi schermo per consentire a tutti gli abitanti dell’isola di seguire la cerimonia dentro la chiesa, visto che la parrocchia è affollata.

LE LACRIME DURANTE LA MESSA – Tanta commozione e anche molte lacrime, soprattutto tra i parenti delle 32 vittime durante la messa presieduta dal vescovo di Grosseto monsignor Guglielmo Borghetti. Al termine della celebrazione il prefetto Grosseto Valentini ha letto il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il vescovo, davanti alle tante autorità presenti ha voluto collegare la «generosità» degli isolani alle letture della messa «tutti quella notte fortificò, consolidò». Monsignor Borghetti ha ricordato anche quanti rischiarono la vita per salvare in naufraghi e ha chiesto a tutti di pregare «per le vittime, per i soccorritori e per i soccorsi». Al termine della messa il parroco don Lorenzo, che la notte del 13 gennaio 2012 aprì le porte della chiesa per accogliere i naufraghi, ha portato un breve saluto e rivolgendosi soprattutto ai familiari delle vittime ha detto «questa sarà sempre casa vostra». Al termine della funzione sono stati consegnati i riconoscimenti alla solidarietà intitolati a padre Luciano Baffigi, un frate francescano nato all’Isola del Giglio e morto lo scorso anno in Africa.

SCHETTINO: «MI UNISCO AL DOLORE» – «Dall’ultimo 13 gennaio per tutti i giorni della mia vita futura, in modo strettamente personale, io avrò sempre qualcosa nel mio cuore che mi legherà all’evento e alle famiglie delle vittime. Il dolore a mio avviso non va esibito, è qualche cosa che noi ci portiamo dentro», ha detto il comandante Francesco Schettino in un’intervista trasmessa a Domenica In. «Quello che io posso dire – ha aggiunto – è di volermi unire sentitamente al dolore di tutte le vittime, dei famigliari delle vittime».

LA LAPIDE AL PORTO – Alle 15.30 è stata inaugurata lapide per le vittime. È stata realizzata in bronzo, ci sono incisi i nomi delle 32 persone che hanno perso la vita nel naufragio «ordinate in modo irregolare come onde» dice il sindaco Ortelli. Un’altra lapide è stata invece dedicata all’impegno del Giglio in quella notte ed è stata posizionata sull’edificio della capitaneria dei morti, accanto a quella dei caduti in guerra. In serata una processione andrà dalla chiesa del Giglio al molo, dove saranno gettate in mare 32 fiammelle, prima del minuto di silenzio, delle sirene e delle campane alle 21.45. All’ora in cui, un anno fa, il destino di migliaia di persone si è infranto sullo scoglio, facendo naufragare vite e l’incanto di un’intera isola. Ad assistere alla cerimonia anche il comandante De Falco, l’uomo del “vada a bordo” urlato al telefono a Schettino, che a SkyTG24 chiede rispetto per le vittime:

FIRENZE – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio al Giglio, in occasione dell’anniversario della tragedia della Costa Concordia. «Ad un anno dal tragico naufragio della nave da crociera Costa Concordia, rivolgo il mio commosso pensiero alle trentadue vittime e la mia rinnovata solidarietà a quanti sono stati segnati da quel terribile incidente, le cui drammatiche immagini sono ancora vive nella memoria dell’intero Paese», sono le parole inviate al sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli.

«In quella dolorosa circostanza cittadini e amministratori dell’Isola del Giglio e di Monte Argentario si prodigarono con abnegazione, dando prova di alto senso di civismo e umanità, cui conseguì il conferimento alle due comunità della Medaglia d’oro al Merito Civile», aggiunge. «Con i medesimi sentimenti di partecipazione esprimo il più vivo apprezzamento agli operatori delle diverse strutture che, coordinando efficacemente la loro azione, sono stati impegnati nella difficile e rischiosa opera di soccorso dei naufraghi, di recupero delle vittime e di messa in sicurezza del relitto», conclude il messaggio.

Alfredo Faetti

Lo scoglio torna in fondo al mare. Trentadue squilli di sirena per le vittime. Napolitano commosso: «Il dramma è ancora vivo nella memoria del Paese»ultima modifica: 2013-01-13T20:59:27+01:00da
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