AL CES DI LAS VEGAS. La tecnologia Tactus arricchisce i touchscreen con un pannello che si riempie di fluido per «creare» una tastiera fisica.
LAS VEGAS – Secondo le stime del MIT Technology Review nel 2012 ne sono stati prodotti 1,2 miliardi per smartphone e 130 milioni per tablet: stiamo parlando dei cosiddetti touchscreen, schermi tattili capaci di bypassare l’interazione con il tasto. Eppure c’è chi ha nostalgia di quella solida e naturale interazione e proprio per questo una startup californiana ha presentato al CES di Las VegasTactus, progetto che prende il nome dall’azienda stessa (che a dicembre ha vinto il PC Magazine technical excellence award) e che consiste in un display per tablet dotato di una tastiera che, al momento di digitare, emerge magicamente dallo schermo e offre ai nostalgici dei tasti fisici, in rilievo, veri e propri. Per poi scomparire silenziosamente e improvvisamente quando non servono più.
PRE-TOUCH SCREEN – Tutto avviene grazie a un pannello di plastica che si riempie di un fluido e consente che dal display emergano dei normalissimi tasti sollevati, proprio come avveniva nell’ormai lontana era del pre-touchscreen. In inglese si dice “lumpy”, che sarebbe come dire “increspato”, in rilievo appunto. E lumpy è il nuovo tablet pensato per quelli che con lo schermo tattile non si sono mai trovati e continuano a cercare qualcosa di simile a una tastiera, per quelli che non vedono bene e sono chiaramente aiutati dai tasti fisici e per quelli che genericamente continuano ostinatamente a cercare negli oggetti un rapporto fisico.
VERSATILITA’ – Insomma, un touch screen dinamico o mutaforma, così come è già stato definito, e con tasti a scomparsa: così si presenta l’ultima novità della fiera di Las Vegas, annunciando un bisogno di una quota dell’utenza e una domanda non soddisfatta. I tasti appaiono a richiesta e scompaiono a comando, offrendo al device la virtù non trascurabile di essere un po’ touchscreen e un po’ old style, senza dover rinunciare per forza a una delle due prerogative, ovvero senza avere l’intralcio della tastiera ma usufruendo di tutti i comfort di una tastiera in carne e ossa (o meglio in plastica e silicone). Inutile dire che Tactus non intercetta solo le nostalgie, ma permette anche una maggior precisione nella scrittura. Funziona con qualsiasi apparecchio includa uno schermo tattile e si basa su un sistema di canalizzazione dei liquidi. Pare che a Las Vegas abbia attirato l’attenzione di vari produttori di fama i quali ovviamente decideranno di investire in questa tecnologia in fase di fabbricazione. Ma qualcuno parla già di rivoluzione nel design mobile e annuncia una nuova era.