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L’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo si smentisce ancora, sarà candidato al Senato

Il leader dell’MPA. Nonostante gli impegni solenni di qualche mese fa e il processo in corso per mafia.

PALERMO – Alla fine non si è ritirato nella sua adorata tenuta di campagna a Grammichele come aveva solennemente promesso. L’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo sarà invece capolista al Senato, nonostante gli annunci fatti al momento delle dimissioni da Presidente della Regione e nonostante il processo in corso a Catania nel quale è imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. «Non mi candiderò più a nulla -aveva promesso l’ex governatore- ho espresso questa volontà ferma. Non è detto che non dia una mano alla causa politica nella quale credo, ma non mi candido. Che farò? Sono appassionato di agricoltura, ho un agrumeto, è complicato governarlo e cercare di pareggiare i conti entro la fine dell’anno. Mi inventerò un lavoro, sono ancora capace di intendere e volere».

MI RITIRO IN CAMPAGNA – Un impegno solenne a lasciare la politica attiva che risale ad appena qualche mese fa con tanto di parola d’onore data a chi sotto sotto credeva che fosse solo un bluff. E in effetti è stato tale, nonostante il giallo al momento di presentare le liste, quando pareva che Lombardo volesse far venire meno la sua disponibilità a scendere in campo. Ma si sarebbe trattato solo di una provocazione nata da discussioni interne al partito anche sul suo nome. Tutto rapidamente rientrato. Alla fine Raffaele Lombardo sarà capolista per il Senato nella sua Sicilia per la lista Pds-Mpa nonostante gli impegni presi al momento di lasciare la Regione siciliana e soprattutto nonostante il processo in corso a Catania dove è imputato per concordo esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Nell’ultimo periodo altri pentiti sino aggiunti a quelli che hanno già fatto il suo nome raccontando che le sue fortune elettorale sarebbe anche il frutto della mobilitazione della mafia.

SALVARE IL MOVIMENTO – Lombardo non è nuovo a simili giravolte. Si era già smentito ad avvio di questa campagna elettorale. Quando con una prima (non tanto) inattesa giravolta aveva voltato le spalle al centro-sinistra e al Pd col quale aveva governatore la Regione siciliana per ritornare all’ovile, schierando il suo movimento col centro-destra dopo un colloquio con Silvio Berlusconi che ha tutto l’interesse a cambiare gli equilibri in una regione determinante come la Sicilia soprattutto per quanto riguarda proprio il voto al Senato. «L’ho fatto per non fare scomparire il mio movimento» è stata la spiegazione.

GUERRA FRATRICIDA – In ogni caso la candidatura di Lombardo ha creato non pochi malumori tra i suoi fedelissimi. Dopo la fuga nell’Udc del suo delfino Giovanni Pistorio e dell’ex segretario regionale dell’Mpa Lino Leanza altri si apprestano a farlo, delusi dai soliti metodi di «Arraffaele» come è stato soprannominato alla Regione. La rottura si sarebbe consumata persino in famiglia. Il fratello Angelo Lombardo, deputato uscente anche lui sotto processo per mafia, annuncia di voler abbandonare il movimento. «Questa è stata la campagna elettorale più veloce della mia carriera politica. Il mio dovere personale verso le liste Mpa può considerarsi nullo, già a partire da oggi» afferma in una nota. «Non mi riconosco – aggiunge – nei metodi utilizzati per la composizione delle liste, né nella lettura politica del momento attuale. Preso atto della chiusura opposta alla mia recente esperienza politica e in assenza di ragionamenti stimolanti e di ampio respiro preferisco concentrarmi sulle imminenti amministrative catanesi, con le mani libere e senza alcun vincolo».

Alfio Sciacca

L’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo si smentisce ancora, sarà candidato al Senatoultima modifica: 2013-01-22T15:15:54+01:00da
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