SCANDALO DERIVATI A SIENA. Alfano: «Nesso con la sinistra, Pd faccia chiarezza». Bersani: «Preoccupazione, non imbarazzo» Fini: «Monti riferisca».
Mps ancora in affanno in Piazza Affari dove i titoli della banca senese perdono un altro 7% dopo il crollo della vigilia e le accuse della Banca d’Italia sulla documentazione che sarebbe stata tenuta nascosta dall’ex presidente della Rocca e dell’Abi Giuseppe Mussari. Lo scandalo dei derivati agita intanto la campagna elettorale. Il Pdl e la Lega attaccano il Pd da sempre al governo a Siena, mentre il presidente della Camera Gianfranco Fini chiede che il governo di Mario Monti riferisca in Parlamento sulla vicenda che ha travolto la terza banca italiana, la più antica del mondo.
IL MINISTRO: «NON E’ UN FULMINE A CIEL SERENO»- «Non è un fulmine a ciel sereno, sappiamo da un anno che la banca è in una situazione problematica», ha affermato il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, cui spetta invece la Vigilanza sulle Fondazioni. «Non ho evidenza di problemi simili in altre banche. Sui controlli dico soltanto che spettano a Banca d’Italia».
BAZOLI: «SUBITO UNA GUIDA PER L’ABI» – « Spero che in modo compatto e sollecito il sistema bancario trovi una guida che serve subito», è l’invito di Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo. Il professore ha comunque rassicurato sul fatto che «si tratta di fatti episodici. La banca è già stata ampiamente rinnovata nei suoi vertici. E il caso non consente assolutamente generalizzazioni: il sistema bancario è sano».
ALFANO: «NEL PD NON FACCIANO I MARZIANI» – «La vicenda Monte Paschi di Siena è gravissima e scandalosa. Quattro miliardi sono stati dati a questa banca prendendoli dalle tasche dei cittadini anche attraverso l’Imu», ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano.
D’ALEMA: «SINDACO SIENA NON E’ PD»: «Il sindaco non è il PD, è eletto dal popolo, è un’istituzione, non c’è nulla di scandaloso e strabiliante. Mentre il Pd – ha sostenuto Massimo D’Alema, non si è mai occupato del Mps, il sindaco se ne è occupato e in particolare il sindaco Ceccuzzi è stato quello che ha chiesto oltre un anno fa un ricambio totale al vertice della banca e lo ha fatto anche sfidando le resistenze che lo hanno portato alle dimissioni. Sono i fatti, non vedo perchè ci si debba arrabbiare».
BERSANI: A MARONI RICORDO CREDINORD – «Sono preoccupato, non imbarazzato» è stata la replica di Pierluigi Bersani. «Il Pd non c’entra un tubo di niente. Perchè il Pd fa il Pd e le banche fanno le banche. Mi piacerebbe che questa destra la smettesse . Sento addirittura Maroni, osare parlare a nome della Lega. A Maroni dico solo una parola: CrediNord» ha chiosato il segretario dei Democratici ricordando la banca della Lega travolta dal crac e dagli scandali .