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«L’Italia ha il record di prescrizioni». I giudici contro i processi-lumaca. Carceri strapiene e condizioni intollerabiliI magistrati lanciano l’allarme

L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO. L’intervento del presidente della Corte di Appello. «Oltre 130 mila lo scorso anno un triste primato». I magistrati plaudono alle nuove norme anti-corruzione. Da Roma a Milano è emergenza nei penitenziari.

A San Vittore 1.616 detenuti per una capacità di 712

MILANO – «L’Italia ha il triste primato in Europa del maggior numero di estinzioni del reato per prescrizione (circa 130.000 quest’ultimo anno) e paradossalmente del più alto numero di condanne della Corte europea dei Diritti dell’uomo per la irragionevole durata dei processi». Si apre così l’anno giudiziario a Milano con le parole del presidente della Corte di Appello di Milano Giovanni Canzio. Fra i presenti anche il presidente del Consiglio uscente Mario Monti.

GLI OSPITI – Canzio ha iniziato la sua relazione ringraziando e salutando alcuni «ospiti» presenti nell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia: oltre al presidente del Consiglio Monti, il cardinale Scola, i giudici Frigo e Lattanzi della Corte Costituzionale e ha rivolto «un saluto particolarmente affettuoso» a Ernesto Lupo, primo presidente della Corte di Cassazione

ILLEGALITA’ PUBBLICA– I magistrati, poi, plaudono alle nuove norme anti-corruzione: «Vanno accolte con favore perché recano un chiaro messaggio di ripulsa degli attuali tassi di corruzione e si inseriscono negli sforzi di adeguamento del nostro Paese ai precetti internazionali delle convenzioni di Merida e Strasburgo».

CARCERI SOVRAFFOLLATE- Penitenziari pieni, condizioni di vita intollerabili per i detenuti, mancanza di dignità per i detenuti. Sono alcuni dei passaggi del discorso di Canzio sul sovraffollamento nelle carceri. La situazione è così grave «da mettere in dubbio la legittimità, nelle condizioni date, delle modalità di esercizio del diritto punitivo dello Stato».

«PENITENZIARI STRAPIENI»– C’è chi parla di vergogna, di condizioni intollerabili e di mancanza di dignità. Nell’inaugurazione dell’anno giudiziario è la situazione delle carceri italiane a tornare al centro del dibattito. A Milano il presidente della Corte d’Appello Giovanni Canzio lancia l’allarme sul sovraffolamento fornendo i dati sui penitenziari in Lombardia: «La capienza delle strutture è di 4.737 detenuti, mentre al 31 dicembre ne è stata registrata la presenza di 7.279; San Vittore ha una capacità di 712 presenze e può tollerarne fino a 1.127, ma al 31 dicembre le presenze erano 1,616». Dopo le censure della Corte Europea arrivano quelle dei magistrati: da Roma a Palermo, passando per Firenze il coro di critiche è unanime: in queste condizioni «si può anche mettere in dubbio la legittimità punitiva dello Stato» accusa Canzio. Dalla capitale Giorgio Santacroce, presidente della Corte d’Appello, parla di «situazione grave». A confermarlo anche in questo caso sono numeri sui penitenziari romani: che «ospitano» 7.171 detenuti, quando la loro capacità sarebbe di 4.834 posti. «Le carceri traboccano di detenuti che vivono in condizioni inaccettabili», ha aggiunto il magistrato. A Sollicciano, in provincia di Firenze il sovraffolamento supera il 200% contro il 155% della media nazionale. L’eccezione in Emilia- Romagna: qui il numero di detenuti è diminuito del 13% negli ultimi 12 mesi.

Redazione Online

«L’Italia ha il record di prescrizioni». I giudici contro i processi-lumaca. Carceri strapiene e condizioni intollerabiliI magistrati lanciano l’allarmeultima modifica: 2013-01-26T16:38:46+01:00da
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