Informati Subito

Monti : «Nuova manovra? Dipende dal voto». Camusso: «Una minaccia, chiarisca sui conti»

Il presidente del Consiglio ospite di Omnibus – La leader della Cgil lo attacca. Il leader di Scelta Civica: «Giù l’Imu dal 2013 e Irpef e Irap dal 2014. Più detrazioni su prima casa e figli».

«Se nel 2013 il Pil va peggio di quanto previsto questo è negativo, ma non porta di per sè la necessità di una manovra perché l’obiettivo del pareggio di bilancio è in termini strutturali, non ciclici. Io escludo la manovra, ma non escludo niente rispetto a certi esiti del voto…». Mario Monti pronuncia queste parole ad «Omnibus» su La7 e subito si scatenano le polemiche. Comincia la leader della Cgil, Susanna Camusso: «Benchè dimissionario, dovrebbe ricordarsi di essere il presidente del Consiglio, quindi dovrebbe rispondere su a che punto lascia i conti del Paese e non può sostenere che la manovra ci può essere o no a seconda di chi vince anche perché appare un messaggio minaccioso agli elettori, anche se non si capisce quale sia la minaccia: i conti sono in ordine o non sono in ordine? Delle due ci dovrebbe dire qual’è, visto che i conti non possono essere in ordine o in disordine in ragione del voto, che deve comunque essere libero», aggiunge Camusso, parlando a margine di un’iniziativa con la Fp-Cgil sui beni culturali.

IL PROGRAMMA – In precedenza Mario Monti aveva illustrato il proprio programma in materia fiscale e non solo. Monti aveva cominciato dall’imposta sulla casa: «Imu ridotta dal 2013, e cioè accrescere la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro e il raddoppio delle detrazione da 100 a 200, per ciascun figlio e anziano a carico fino a un massimo di 800 euro». «Il costo stimato – ha detto il leader di Scelta Civica – è due miliardi e mezzo; la copertura viene dal contenimento della spesa corrente primaria pari a circa 3 miliardi. Sull’Irap, il programma prevede, una “riduzione favorevole al lavoro dal 2014” con “l’eliminazione del monte salari dalla base imponibile dell’Irap”». Il totale, ha spiegato, «sarà pari al dimezzamento dell’attuale carico fiscale sul settore privato, circa 11,5 miliardi di imposta in meno in cinque anni sulle imprese». Infine il capitolo Irpef: «Meno Irpef dal 2014, vogliamo ridurre il peso dell’imposta a partire dai redditi medio bassi attraverso l’aumento delle detrazioni per i carichi familiari e la riduzione delle aliquote a partire da quelle più basse, complessivamente nella legislatura ridurremo il gettito Irpef di 15,5 miliardi». Ma anche sul programma la Camusso ha da ridire: «Se il presidente Monti pensa che in due anni ci saranno 30 miliardi di risorse disponibili vorrei chiedere come mai non ci sono ipotesi di investirle sul lavoro e per fare politiche che ci permettano di uscire dalla crisi adesso». «Credo – ha spiegato – che sia come abbiamo visto molte volte in campagna elettorale: abolirò questo e quest’altro, ci saranno un milione di posti di lavoro, salvo poi dimenticare cosa è stato fatto fino al giorno prima e cosa si farà il giorno dopo».

I FISCHI – Monti ha parlato anche dei fischi che gli sono stati rivolti domenica in Emilia nelle zone terremotate: «I pochi fischi domenica è normale che fanno notizia, ma sono stati meno di quelli che io mi aspettavo». Il candidato di Scelta Civica, ha sottolineato come «tra i candidati premier solo Oscar Giannino è stato in Emilia, gli altri si sono astenuti, mentre io ho pensato fosse giusto avere il mio primo contatto da lì e sono contento di averlo fatto perché ho dato alcune spiegazioni ricordando che in quel periodo ci fu anche un terremoto finanziario che ci ha molto legato le mani». Il premier ha detto di aver trovato «sintonia» con le popolazioni locali per «le reazioni di iniziativa che hanno posto in atto dopo il terremoto». Poi ha aggiunto: «Ho notato che viene chiesto l’abbonamento Rai e cose del genere ai cittadini che hanno perso la casa; ovviamente mi occuperò oggi stesso di questi aspetti».

BERSANI – Monti ha anche risposto ad una domanda di Antonio Padellaro, che gli aveva chiesto se la vicenda Mps potesse in qualche modo significare che il segretario del Pd abbia più rapporti con i «poteri forti» di quanti non ne abbia eventualmente il premier. Bersani e i poteri forti? «Se rispondessi alla sua domanda rischieremmo di essere sbranati in due. Oggi invece è il suo turno».

BERLUSCONI – Monti torna poi sulle parole di Silvio Berlusconi su Mussolini, pronunciate domenica all’inaugurazione del Memoriale della Shoah a Milano. «Quella di Berlusconi, se è stata una battuta infelice, è stata davvero infelice per il luogo e l’occasione in cui è avvenuta».

QUIRINALE – Poi Mario Monti, prima di svelare di aver ricevuto un «no» dai segretari dei tre partiti della maggioranza sull’ipotesi di dare supporto logistico alla Francia in Mali, ammette che la sua elezione al Colle non è irrimediabilmente compromessa dalla sua candidatura alle elezioni politiche. Il premier uscente spiega che la presidenza della Repubblica non era tuttavia un suo obiettivo. «Se fosse stato un mio obiettivo – osserva – mi sarei regolato diversamente». Ma a questo punto lo si può considerare un obiettivo precluso? «Dipende da altri, non da me».

Redazione Online

Monti : «Nuova manovra? Dipende dal voto». Camusso: «Una minaccia, chiarisca sui conti»ultima modifica: 2013-01-28T16:02:14+01:00da
Reposta per primo quest’articolo