LA «PROPOSTA CHOC»? VOTO DI SCAMBIO, COME QUANDO REGALAVANO PASTA E SCARPE. Il leader Pdl insiste sull’Imu: «È fattibile». Il Professore: «È voto di scambio, un tentativo simpatico di corruzione».
«Se vogliamo è un voto di scambio, ma anche un tentativo simpatico di corruzione: io ti compro il voto con dei soldi e i soldi sono dei cittadini». Mario Monti attacca la proposta choc di Silvio Berlusconi. E lo fa dai microfoni di Rtl 102.5. «Quando sento un simpatico, molto simpatico, signore che dice che lui aveva lasciato i conti in ordine e io ho fatto disastro, un po’, perché mi sembra uno schiaffo ai sacrifici degli italiani, mi rattristo e a volte mi innervosisco».
STUPIDAGGINI – Nel giro di due ore Berlusconi replica al premier in tv dagli studi di L’Aria che tira su La7: «Monti ne dice tante di stupidaggini. Se in Italia c’è qualcuno che è credibile questo è il sottoscritto». Il Cavaliere ribadisce che quella sull’Imu (abolizione e restituzione della tassa 2012) è una proposta «fattibile». E poi rilancia, avanzando l’ipotesi di un condono tombale. «Sono assolutamente d’accordo a fare un condono tombale, ma la sinistra è sempre stata contraria», ha detto il Cavaliere ricordando che in passato rispettò la promessa fatta di abolire l’Ici. «Bisognerebbe vendere a prezzi contenuti la case popolari alle famiglie che le abitano», ha aggiunto il candidato premier Pdl elencando strategie e progetti futuri. «Mi opporrò in tutti i modi perché l’Italia non perda la sua compagnia di bandiera», ha detto commentando la crisi di Alitalia.
L’ATTACCO DI ALFANO – Dunque si alza la tensione tra i candidati premier. Un botta e risposta a distanza che si consuma a colpi di interviste. Monti non risparmia critiche al leader del Pdl. E risponde così a chi gli chiede se lo stia accusando di voto di scambio. «Sì, se vogliamo, ma anche un tentativo simpatico di corruzione: Berlusconi dice compro voti con i vostri soldi, e poco importa se, a valle, dovesse succedere che poi, come è accaduto l’altra volta, me ne devo andare perché la situazione non più gestibile e magari si chiama un tecnico». A Mario Monti risponde il segretario del Pdl Angelino Alfano, in una videochat del quotidiano La Stampa: «Sull’Imu Monti ha sbagliato il reato e l’autore: il reato è estorsione e l’ha compiuto lui nei confronti del Parlamento. E non è stata neanche tanto simpatica questa estorsione».
IL PARALLELO – Monti evoca la figura di Achille Lauro, ricordando che «50 anni fa c’era chi prometteva in cambio dei voti qualche chilo di pasta, o una scarpa con riserva di dare l’altra a voto ottenuto, ma questa – incalza – è la prima volta che, in modo scientifico, si comprano voti degli italiani con i soldi che gli italiani stessi hanno dovuto versare per tappare i buchi di bilancio creati da chi aveva lasciato quei buchi governando per 8 negli ultimi 10 anni, cioè da Berlusconi stesso». Si tratta dunque di «un tentativo di rendere appetibile il voto a un certo partito promettendo la riduzione o il rimborso delle tasse pagate, senza grande attenzione agli equilibri finanziari». Berlusconi «non è nuovo a promesse, io stesso – ricorda – fui sensibile a quella della rivoluzione liberale che non ci fu, come poi la riduzione delle tasse non c’è stata con i governi Berlusconi».
LA REPLICA – A stretto giro, a prendere la parola è il Cavaliere. «Non è vero che abbiamo aumentato la pressione fiscale, la spesa pubblica è aumentata seguendo l’inflazione e non è vero che abbiamo lasciato l’Italia sul lastrico: è il più grande imbroglio che hanno detto Monti e certi giornali. Noi siamo stati mandati via per una specie di colpo di Stato. Tutto è partito dal tradimento di Fini che ha fatto cadere la nostra maggioranza». Insomma tutte le critiche vengono rispedite al mittente. E a sua volta, attacca: «Monti ha aumentato di mezzo milione la disoccupazione in tredici mesi, questa è la verità e non le sciocchezze che si sentono dire».
MPS – Ma Berlusconi punta il dito anche contro lo scandalo Monte dei Paschi: «Ci sono scandali che in tempo di elezioni la magistratura si guarda bene dal sollevare. Su Mps non ne hanno messo in galera uno; se si trattava di noi avremmo avuto decine di persone in galera e nostre intercettazioni pubblicate ovunque».