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Benedetto XVI, le ultime ore da Pontefice: «Prometto mia riverenza al nuovo Papa»

ALLE 20 LE DIMISSIONI DAL SOGLIO PONTIFICIO SARANNO EFFETTIVE. Dal commiato con i cardinali al saluto ai fedeli con le fiaccole accese: così finisce il pontificato di Joseph Ratzinger.

ROMA – Le ultime ore da Papa. Joseph Ratzinger ha iniziato giovedì mattina la sua ultima giornata nelle vesti di Pontefice della Santa Romana Chiesa con l’incontro con i cardinali: «La vostra vicinanza e il vostro consiglio mi sono stati di grande aiuto, grazie. Anche in momenti in cui qualche nuvola ha oscurato il cielo, abbiamo cercato di servire… abbiamo donato speranza». Ai porporati si è appellato affinché «il collegio dei cardinali sia come un’orchestra in cui le diversità» possano portare ad «una concorde armonia». E poi ha detto: «Continuerò ad esservi vicino nella preghiera, specialmente nei prossimi giorni. Tra di voi c’è anche il futuro Papa al quale oggi prometto la mia incondizionata riverenza e obbedienza».

LA RINUNCIA AL TRONO – Alle 17 del 28 febbraio il Santo Padre lascerà San Pietro per quello che potrebbe essere il suo ultimo volo a bordo dell’elicottero papale. Destinazione: Castel Gandolfo. Come da lui stesso annunciato l’11 febbraio scorso, dopo l’ultima udienza generale di mercoledì, davanti a quasi 150 mila fedeli accorsi in Vaticano, Benedetto XVI rinuncia oggi al trono di Pietro.

LE CAMPANE E L’ULTIMO TWEET – «Alle 17 la patarina, l’antica campana della torre del Palazzo Senatorio, suonerà tre rintocchi per salutare idealmente il Santo Padre, Vescovo di Roma», comunica il Campidoglio. Alle 20, «altri tre rintocchi della patarina segneranno la fine della pontificato di Joseph Ratzinger», spiega il Comune di Roma che alle 17 riunirà sindaco, assessori, presidente dell’Assemblea capitolina e consiglieri in Piazza del Campidoglio «in segno di gratitudine e vicinanza al Papa». Sempre alle 17 è atteso l’ultimo tweet di Benedetto XVI, prima della sospensione dell’account.

SALUTO AI CARDINALI – In mattinata Ratzinger si è congedato dai circa 70 cardinali già presenti a Roma; altri arriveranno nei prossimi giorni per partecipare al conclave per l’elezione del suo successore. All’incontro nella Sala Clementina hanno partecipato anche i porporati già convenuti nella Santa Sede dalle loro sedi estere. Ognuno di loro ha potuto fermarsi a parlare con lui. L’ultimo pranzo di Benedetto XVI in Vaticano è avvenuto con i segretari e la famiglia pontificia. «Non credo che ci fossero altri invitati», ha riferito il direttore della Sala stampa vaticana Padre Federico Lombardi.

IL VOLO DEL PAPA EMERITO – Nel pomeriggio, alle 16.55, il Papa lascerà il palazzo apostolico vaticano «accomiatandosi, con il picchetto delle Guardie svizzere, dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone e dai superiori della segreteria, nel cortile di San Damaso». Quindi raggiungerà in auto l’eliporto. Quando poco dopo le 17 il Pontefice si leverà sulla Città del Vaticano in elicottero per trasferirsi nella residenza papale ai Castelli Romani mancheranno solo tre ore alle sue dimissioni effettive, in seguito alle quali diventerà «Papa emerito», come desidera essere chiamato da giovedì sera in poi. Quindici minuti di volo e sarà nella residenza estiva di Castel Gandolfo: ad accogliere il Santo Padre, ci saranno il cardinale presidente del Governatorato vaticano Giuseppe Bertello, il segretario arcivescovo Giuseppe Sciacca, il vescovo di Albano Marcello Semeraro, il direttore delle Ville pontificie Saverio Petrillo, il sindaco Milvia Monachesi e il parroco della Parrocchia Pontificia di San Tommaso de Villanova di Castel Gandolfo don Pietro Diletti.

I FEDELI AI CASTELLI ROMANI – Tra le 17.30 e le 18, Ratzinger si affaccerà dal Palazzo apostolico per un saluto ai fedeli radunati nella piazza antistante, dove giungeranno con le fiaccole in mano: quello sarà l’ultimo momento in cui lo si vedrà ancora nella sua veste di Romano Pontefice in carica. Poi svestirà gli abiti del Santo Padre e trascorrerà nella residenza estiva i prossimi due mesi, in attesa che venga sistemato l’ex monastero di clausura nei Giardini Vaticani, che diventerà la sua residenza.

QUELLA PORTA CHIUSA – Da quel momento Ratzinger vestirà la talare semplice bianca senza mantellina, mentre l’anello piscatorio e il suggello verranno segnati: «Non è che debbano venire distrutti in modo che non ne rimanga nemmeno un pezzo, basta che non siano più integri e cioè siano resi inservibili», precisa il Vaticano. I documenti personali del Pontefice lo seguiranno nella residenza estiva e il resto delle carte andrà negli archivi vaticani. Gli unici segni esteriori della fine del Pontificato saranno alle 17.50 la chiusura del portone del palazzo di Castel Gandolfo, con le guardie svizzere che lasceranno il loro servizio e torneranno in Vaticano (la responsabilità della sicurezza di Ratzinger passa alla gendarmeria della Santa Sede) e, alle 20, la chiusura degli appartamenti papali: verranno sigillati, dal momento che Ratzinger non è più Papa, e nessuno potrà accedervi fino all’arrivo del nuovo Pontefice. Da allora sarà «sede vacante» e partirà l’iter per l’elezione del nuovo Pontefice.

Redazione Online

Benedetto XVI, le ultime ore da Pontefice: «Prometto mia riverenza al nuovo Papa»ultima modifica: 2013-02-28T15:57:35+01:00da
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