VATICANO. Sono arrivati a san Pietro 142 porporati e hanno prestato giuramento di segretezza.
ROMA – Conclave, primi atti. Alle 9,30, nell’Aula Nuova del Sinodo, il cardinale Angelo Sodano, 85enne decano del Collegio cardinalizio, ha dichiarato aperta la prima delle Congregazioni generali: momenti di dialogo e confronto tra i porporati in preparazione del Conclave per eleggere il successore di Benedetto XVI. I cardinali presenti alla prima congregazione sono stati 142 su un totale di 207, di cui 103 elettori: me mancano ancora 12, attesi per i prossimi giorni. Alle congregazioni devono partecipare tutti i cardinali non legittimamente impediti, anche se agli ultraottantenni è concessa la facoltà di non essere presenti.
IL GIURAMENTO – Uno dei primi atti della prima congregazione generale dei cardinali è il giuramento di segretezza. Secondo quanto prevede l’articolo 12 dell’Universi Dominici Gregis, costituzione apostolica promulgata da Giovanni Paolo II il 22 febbario 1996, ad ogni singolo porporato deve essere consegnata una copia della Costituzione, che deve anche essere letta pubblicamente nelle parti riguardanti la «vacanza della Sede Apostolica». I cardinali – riferisce padre Federico Lombardi – hanno giurato. «Prometto, mi obbligo e giuro», ha detto ogni cardinale. E, ponendo la mano sopra il Vangelo: «Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli, che tocco con la mia mano». Il giuramento ha avuto luogo dopo l’intervento di saluto del cardinale decano Angelo Sodano. Sorteggiati i i tre assistenti del camerlengo Tarcisio Bertone per la congregazione particolare: sono il cardinale Giovanni Battista Re per l’ordine del vescovi, Crescenzio Sepe per i presbiteri e Franc Rodè per i diaconi. Fra tre giorni si procederà a un altro sorteggio.
CONVOCAZIONE – La lettera di convocazione inviata il 1° marzo afferma che le riunioni continueranno fino a quando non sarà raggiunto il numero completo dei cardinali elettori. Solo allora il Collegio deciderà la data di inizio del Conclave. Sono due le congregazioni previste per il 4 marzo: quella mattutina e un’altra annunciata per le 17, dopo di che saranno gli stessi cardinali a decidere se continuare a riunirsi due volte al giorno.
I CARDINALI – Al momento, oltre ai 75 cardinali residenti permanentemente a Roma, altri 66 hanno indicato la loro residenza nella capitale. Gli altri arriveranno entro mercoledì 6. Come per il conclave, anche le congregazioni sono disciplinate dalla costituzione apostolica Universi Dominici gregis, emanata da Giovanni Paolo II nel 1996. Che tra le tante disposizioni, non manca di indicare ai cardinali anche come dovranno vestire. D’ordinanza nel periodo di sede vacante sono la talare nera filettata e la fascia rossa, con zucchetto, la croce pettorale e l’anello.