SANZIONI COMPLESSIVE PER 2,16 MILIARDI DI EURO. Con la Service Pack 1 Explorer tornava a essere il browser imposto agli utenti: Bill Gates paga 2 miliardi in 9 anni.
Nuova maxi-multa a Microsoft dalla Commissione europea: per aver disatteso i patti sulla scelta del browser, lo strumento necessario per navigare in rete, e non aver fornito quindi agli utenti del sistema Windows una vera libertà di scelta, l’antitrust dell’Ue costringerà il gigante dell’informatica a pagare una sanzione da 561 milioni di euro. In pratica, tra il 2004 e oggi Bill Gates è stato sanzionato per 2 milardi di euro.
POSIZIONE DOMINANTE – «Nel 2009 abbiamo chiuso la nostra indagine per sospetto di abuso di posizione dominante da parte di Microsoft, visto il legame tra Internet Explorer e Windows, dopo aver preso atto degli impegni dell’azienda. Gli impegni vanno ovviamente mantenuti: se vengono disattesi si verifica una seria violazione che deve essere sanzionata proporzionalmente», ha spiegato il commissario alla concorrenza Joaquin Almunia. Nel 2009 Microsoft si era impegnata a consentire agli utenti di poter scegliere browser diversi da Internet Explorer, che viene di solito installato automaticamente. Fino al 2014 l’utente avrebbe dovuto incontrare, durante l’installazione del sistema operativo, una «schermata di scelta» per poter selezionare in modo informato, imparziale e consapevole il browser web da installare in aggiunta o al posto di Explorer.
WINDOWS 7 E «L’ERRORE» – L’accordo era valido per cinque anni. Ma con l’arrivo di Windows 7 Service Pack 1, da febbraio 2011 a luglio 2012 Internet Explorer è tornato a essere il navigatore predefinito per circa 15 milioni di utenti europei, poiché la «schermata di scelta» è scomparsa. Peraltro la stessa Microsoft ha del resto confermato quanto rilevato dalla Commissione, definendolo «un errore». In una nota della compagnia si legge: «Ci assumiamo la piena responsabilità per l’errore tecnico che ha causato questo problema e ci siamo scusati per questo». Questi 561 milioni di euro rappresentano la prima sanzione inflitta dalla Commissione a un’impresa a causa del mancato rispetto dei suoi stessi impegni.
QUASI DUE MILIARDI DI MULTA – Complessivamente, nell’ultimo decennio i guai con l’antitrust Ue sono costati a Microsoft circa due miliardi di euro: nel 2004 sotto la guida di Mario Mont la Commissione inflisse una supermulta da 497 milioni («colpa» di Windows Media Player, programma che serve per ascoltare musica e guardare video), e nel 2007 sotto la guida di Neelie Kroes rincarò la dose con altri 899 milioni di sanzione.
Merystreet