MOVIMENTO CINQUE STELLE. I conduttori lupi «pronti a sbranare e pagati dai partiti per sputtanarci». Al «Time»: «Se falliamo, violenza nelle strade».
Grillo torna a tuonare contro i talk show e contro i giornalisti italiani. Il tutto mandando un ben preciso messaggio ai suoi, dopo alcune apparizioni di esponenti del Movimento Cinque Stelle in trasmissioni televisive, da ultima quella di Alfonso Bonafede a Otto e mezzo. «Grillo non andrà da Monti ma andrà da Napolitano», ha azzardato mercoledì sera Bonafade.
LA CITAZIONE A ZANNA BIANCA – E potrebbe essere stata questa frase a irritare il leader. Proprio come è considerata «morbosa» l’attenzione mediatica in questi giorni riservata a lui, Gianroberto Casaleggio e agli esponenti del Movimento: «Nel libro di Jack London Zanna bianca una lupa attrae ogni notte un cane da slitta nella foresta. Chi cede al richiamo viene condotto lontano dal fuoco e divorato da un branco di lupi appostati in attesa nella neve», scrive Grillo sul suo blog. E la metafora si riferisce ai conduttori televisivi: «dipendenti a tempo pieno di pdl e pdmenoelle» che userebbero una tecnica simile. Spiega poi il leader del Movimento Cinque Stelle: «Il loro obiettivo è, con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l’intervistato è, nell’ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente. Oppure va dimostrato il teorema che l’intervistato è vicino al pdmenoelle, governativo, ribelle alla linea sconclusionata di Grillo, assennato, bersaniano»
ATTENTI AI LUPI – Poi l’affondo, contro i giornalisti televisivi: «In entrambi i casi, il conduttore si succhia come un ghiacciolo il movimentista a cinque stelle, vero o presunto (più spesso presunto), lo mastica come una gomma americana e poi lo sputa, soddisfatto del suo lavoro di sputtanamento. È pagato per quello dai partiti». Infine, dopo aver proposto una televisione pubblica slegata dai partiti, in chiusura del suo post Grillo ricorda che «sono stati eletti dai gruppi parlamentari del M5S per i prossimi tre mesi due capigruppo/portavoce, Roberta Lombardi per la Camera, e Vito Crimi per il Senato. Loro sono stati titolati a parlare dopo aver discusso e condiviso i contenuti con i componenti del gruppo. Attenti ai lupi!».

CON LA STAMPA ESTERA – E mentre tuona contro i media italiani, Grillo continua a parlare con la stampa estera: «Se falliamo, ci sarà la violenza nelle strade. Metà della popolazione non ne può più», ha dichiarato un’intervista rilasciata al Time nella sua casa in Toscana, parlando della responsabilità di cui è oggi investito il suo movimento. Al settimanale americano svela anche la sua visione: «Noi vogliamo il 100% del parlamento, non il 20% o il 25% o il 30%. Quando il movimento raggiungerà il 100%, quando i cittadini diventeranno lo Stato, il movimento non avrà più bisogno di esistere. L’obiettivo è di scioglierci». E alla domanda Cosa le piace meno, tra partiti e media? Beppe Grillo ha risposto senza esitazione: «I peggiori sono i media. Forse – concede il guru 5 Stelle – i quotidiani locali sono a posto, ma – accusa – quelli che formano la pubblica opinione, sette televisioni e tre quotidiani, fanno parte del sistema».