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M5S, Catalano: «Un governo va fatto, altrimenti non va avanti il paese»

GOVERNO. Una minoranza vuole referendum su accordo con Bersani. Crimi: «Contatti con il Pd sulla presidenze delle Camere».

Un’altra riunione, questa volta all’Eur. Cento tra senatori e deputati del M5S si sono dati nuovamente appuntamento a Roma per un meeting interno. Ma c’è chi fa pressione per un referendum interno sull’alleanza con Bersani. «Un governo va fatto se no non va avanti il Paese. Qualcuno prenderà la decisione di farlo e lo si farà. Ma c’è tempo per discutere, è inutile fare pressioni, non serve a nulla». Lo dice Ivan Catalano, deputato del Movimento 5 Stelle, arrivando all’Eur. Ivan Catalano ha 26 anni, è disegnatore e progettista meccanico, ed è stato eletto al Parlamento per la Circoscrizione Lombardia 2. Ha aperto un blog per raccontare agli elettori la sua attività parlamentare. A chi gli chiede della possibilità di fare un referendum sull’alleanza con Bersani spiega: «Su questa cosa il movimento è in fermento da giorni. Si può fare tutto, non ci sono vincoli».

NO ACCORDI CON IL PD – I colleghi di Catalano però ribadiscono: «Nessuna ipotesi di una alleanza con il Pd è sul tavolo». Mercoledì ci saranno altre riunioni alla Camera e al Senato per decidere su come e chi votare per le presidenze delle due assemblee. I deputati e i senatori del M5S si recheranno domani e martedì a Montecitorio e Palazzo Madama per le registrazioni. «Quella di oggi, assicurano, è semplicemente una riunione tecnica-organizzativa per decidere ruoli e compiti eventuali all’interno delle commissioni parlamentari».

OPERAZIONE TRASPARENZA – E se alla fine dell’incontro la conferenza stampa dei capigruppo verrà trasmessa in streaming, nel frattempo Vito Crimi, capogruppo del M5S per il Senato, su Facebook ha annunciato di essere stato contattato dal Pd per un confronto sulla nomina della presidenza di Camera e Senato e lo fa su Facebook, spiegando di voler dare il via all’operazione trasparenza, tenendo informati i cittadini attraverso i social network dei contatti con gli esponenti di altri partiti politici. «Operazione trasparenza 1: mi ha contattato ieri un esponente di rilievo del Pd per anticiparmi che lunedì terranno riunione congiunta dei gruppi da cui proporranno i loro nomi per le Presidenze e nei successivi giorni incontreranno i gruppi per comunicarlo e confrontarsi», ha scritto Crimi sulla sua pagina.

LA MARCIA – A Roma si discute, tra le altre cose, della selezione dei portaborse che verrà fatta online e via curricula, come annunciato – sempre su Facebook – dalla portavoce alla Camera Roberta Lombardi. Poi altre informazioni dai Cinque Stelle arrivano sulla marcia del 15 marzo dal Colosseo al Parlamento: «Non è ancora stato deciso nulla. Ne parleremo oggi a questa riunione», ha detto sempre Crimi al suo arrivo all’Euro. Crimi ne ha approfittato anche per un rimprovero alla stampa: «Ogni volta che qualcuno dei nostri dice una cosa, fa una proposta che può essere una cosa bellissima o una puttanata, la stampa titola I grillini hanno deciso…: così non va bene».

CONSULTAZIONI – Insomma, in queste ore i deputati e i senatori Cinque Stelle continuano a consultarsi sul futuro del Movimento in Parlamento. E lo fanno senza Grillo e Casaleggio, che non sono a Roma. Resta da capire però se queste decisioni passeranno al vaglio del leader e del responsabile della comunicazione del M5S. Da vedere dunque se rimarrà ferma la linea di non fare alleanze con il Pd e se sarà immutata anche la decisione di inviare Beppe Grillo, non eletto, alle consultazioni con il Presidente della Repubblica.

Marta Serafini

M5S, Catalano: «Un governo va fatto, altrimenti non va avanti il paese»ultima modifica: 2013-03-10T17:52:15+01:00da
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