Erano sette i rapiti, tutti dipendenti di una societa’ di costruzione. Il ministero degli Esteri: «Atroce atto di terrorismo». La rivendicazione del gruppo di rapitori Ansaru. LE REAZIONI. Il cordoglio dell’Italia: «Il Governo italiano impegnato a condurre ogni sforzo per fermare gli assassini».
La Farnesina ha confermato la morte di Silvano Trevisan, il tecnico italiano rapito il mese scorso in Nigeria, definendo il sequestro e il suo tragico epilogo «un atroce atto di terrorismo» per cui l’Italia esprime «la più ferma condanna». Silvano Trevisan aveva 69 anni, era ingegnere, originario di San Stino di Livenza (Venezia) ma da anni viveva all’estero per motivi di lavoro.
L’ANNUNCIO – Il gruppo Ansaru, fazione della rete estremista islamica nigeriana Boko Haram, aveva rivendicato l’uccisione degli ostaggi sulla propria pagina web. La strage sarebbe stata ordinata perché le forze di Nigeria e Regno Unito avrebbero ucciso dei musulmani proprio nel tentativo di liberare gli ostaggi. Nelle mani di Boko Haram si trova ancora una famiglia francese composta da sette persone, sequestrata in Camerun nella seconda metà di febbraio.
LE ALTRE VITTIME – Oltre a Trevisan, tra i sequestrati che sono stati giustiziati figurano tre lavoratori di nazionalitá libanese, un britannico, un greco e un filippino. Sono tutti dipendenti dell’impresa di costruzioni libanese Setraco.
«Ho appreso con costernazione, dopo ore di ansietà, la dolorosa notizia del barbaro assassinio del connazionale Silvano Trevisan, dopo un lungo sequestro mentre onorava la migliore tradizione del lavoro italiano all’estero» si legge in un messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inviato alla famiglia di Silvano Trevisan. Nell’esprimere «alla famiglia, in questo momento di grande sofferenza, il cordoglio dell’intera nazione e i miei personali sentimenti di solidarietà, mi unisco – scrive ancora Napolitano – alla ferma condanna di tutti i paesi colpiti dall’efferato delitto contro ostaggi inermi per riaffermare l’impegno della comunità internazionale nell’assicurare alla giustizia i responsabili, contrastare la minaccia terroristica e garantire la sicurezza del lavoro e delle persone in un’area cruciale per la pace».
BRUTALE OMICIDIO – Anche il premier Mario Monti si è unito al cordoglio per l’omicidio di Silvano Trevisan. «Ho appreso con profondo turbamento del brutale assassinio di Silvano Trevisan e degli altri ostaggi sequestrati il mese scorso in Nigeria» scrive in una nota Mario Monti, aggiungendo che «il governo italiano s’impegna fin da ora a condurre ogni sforzo» per fermare gli assassini. «Si tratta di un gesto barbaro e codardo, perpetrato contro civili inermi che stavano svolgendo il loro lavoro con grandissima dedizione e professionalità. Insieme a tutto il Governo, sono vicino in questo momento ai familiari di Silvano Trevisan e a quelli di tutti gli altri ostaggi uccisi e il governo italiano s’impegna fin da ora a condurre ogni sforzo per fermare gli assassini».