MARTEDì POMERIGGIO ALLE 16.30 I 115 CARDINALI ELETTORI INIZIANO IL CONCLAVE. In San Pietro la «Missa pro Eligendo Romano Pontefice» celebrata dal decano Sodano. Alle 16.30 il Conclave.
ROMA – «Oggi vogliamo implorare dal Signore che attraverso la sollecitudine pastorale dei Padri Cardinali voglia presto concedere un altro Buon Pastore alla sua Santa Chiesa». Queste le parole del cardinale decano, Angelo Sodano, pronunciate martedì mattina durante l’omelia nella «Missa pro eligendo romano Pontifice» celebrata nella basilica di San Pietro a Roma.
CONCLAVE BREVE – «Ci sostiene in quest’ora – ha assicurato Sodano, nell’intento di tranquillizzare l’opinione pubblica preoccupata dalle voci sulla possibilità che il Conclave sia lungo – la fede nella promessa di Cristo sul carattere indefettibile della sua Chiesa. Gesù, infatti, disse a Pietro: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”».
«SERVIZIO D’AMORE» – Il porporato ricorda che «l’atteggiamento fondamentale dei Pastori della Chiesa è l’amore: è quell’amore che ci spinge a offrire la propria vita per i fratelli. L’atteggiamento fondamentale di ogni buon pastore è dunque “dare la vita per le sue pecore”. Questo – osserva – vale soprattutto per il successore di Pietro, Pastore della Chiesa universale, perchè quanto più alto e più universale è l’ufficio pastorale, tanto più grande deve essere la carità del Pastore». Nel solco di «questo servizio d’amore, verso la Chiesa e verso l’umanità intera, gli ultimi pontefici sono stati artefici di tante iniziative, anche verso i popoli e la comunità internazionale – rimarca ancora Sodano – promuovendo senza sosta la giustizia e la pace». Del resto, osserva il cardinale decano, «questo servizio di carità fa parte della natura intima della Chiesa. Preghiamo – è dunque il suo invito – perchè il futuro Papa possa continuare questa incessante opera a livello mondiale».
«COLLABORARE TUTTI» – Sodano ha rivolto quindi un monito ai 115 cardinali elettori presenti in San Pietro: «Tutti noi siamo chiamati a cooperare con il Successore di Pietro, fondamento visibile di tale unità ecclesiale». «Tutti noi – ha ricordato l’85enne porporato, escluso dal Conclave per ragioni di età – dobbiamo collaborare ad edificare l’unità della Chiesa, poiché per realizzarla è necessaria la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro».
«GRATITUDINE A BENEDETTO XVI – Il rito che precede il Conclave che comincerà alle 16.30 sempre martedì e che eleggerà il successore di papa Benedetto XVI ha preso il via con la processione dei cardinali accompagnata dall’antifona d’ingresso della Schola cantorum e dell’assemblea. E proprio al Papa emerito sono dedicate le prime parole del decano Angelo Sodano che ha rivolto un pensiero «all’amato e venerato Pontefice Benedetto XVI, al quale in questo momento rinnoviamo tutta la nostra gratitudine per il luminoso pontificato che ci ha concesso con la vita e le opere». Parole accolte da un lungo e commosso applauso della folla riunita nella basilica.
TUTTI IN SAN PIETRO – Sotto gli occhi attenti e incuriositi dei fedeli che gremiscono la basilica, i cardinali – sia gli elettori sia coloro che non entreranno in Conclave – si sono recati all’altare dove hanno fanno atto di devozione e quindi raggiunto i posti assegnati. Ha chiuso la processione il decano del Collegio cardinalizio, Angelo Sodano. Nella prima fila dei vescovi e arcivescovi nella Basilica di San Pietro c’è il Prefetto della casa pontificia, Monsignor Georg Gaenswein, il segretario del Papa emerito Benedetto XVI. E nonostante la forte grandinata che ha accompagnato la «Missa», alcune centinaia di fedeli hanno deciso di essere in piazza S. Pietro per seguire la celebrazione sui 4 maxi schermi collocati in occasione delle dimissioni di Benedetto XVI.
IN LATINO – La Messa è in latino ma alcune parti sono pronunciate in altre lingue: la prima lettura in inglese, il salmo in italiano, la seconda lettura in spagnolo. Il Vangelo è invece cantato e pronunciato in latino.Le preghiere sono state in francese, swahili (lingua di molti Stati africani), portoghese, malayalam (lingua parlata in India, principalmente nel Kerala) e tedesco.
ALLE 16.30 L’«EXTRA OMNES» – Conclusa la «Missa», ora l’attesa è per le 16.30 di martedì, quando l’extra omnes, il «fuori tutti», decreterà l’inizio ufficiale del Conclave. I 115 cardinali elettori entrano nella Cappella Sistina, il maestro delle cerimonie pontificie dichiara l’extra omnes, quindi si chiudono le porte. A quel punto, dopo gli atti preparatori (scelta di scrutatori e revisori), i cardinali vengono lasciati da soli. E intorno alle 19.15 ci sarà la prima votazione. E quindi la prima fumata (l’unica per martedì): nera se la votazione è senza esito; bianca se ci sarà la maggioranza dei due terzi, ovvero se il candidato scelto avrà 77 o più voti. Ma, già lunedì il portavoce vaticano Federico Lombardi ha previsto: «Sarà nera, difficile che il primo voto abbia esito positivo, non c’è da aspettarsi sia bianca».
SICUREZZA A ROMA – Intanto migliaia di persone sono arrivate e ancora in arrivo nella Capitale che si prepara ad accogliere il nuovo Papa. Massima sicurezza da garantire però con discrezione con agenti in divisa e funzionari in borghese, poliziotti, vigili urbani e uomini dei servizi. Questo il dispositivo messo in campo dal questore di Roma, Fulvio Della Rocca, non solo durante il conclave, ma anche in vista della cerimonia di intronizzazione del nuovo Pontefice, con l’arrivo, in Italia, di numerosi Capi di Stato stranieri. «Non vogliamo blindare la piazza, ma le misure saranno molto attente», ha assicurato il questore capitolino. Secondo una prima stima della Questura, saranno 150mila le persone attese in questi giorni in Piazza San Pietro. «Nessun timore», ha detto Della Rocca, «ma la guardia resta alta perchè l’evento è di portata mondiale». Infine un consiglio a chi in questi giorni si recherà a San Pietro. «Vivere la piazza con calma e tranquillità», ha concluso il questore di Roma, «specie al termine di ogni cerimonia: evitare di accalcarsi, la piazza si libera in poco tempo perchè c’è un dispositivo ben sperimentato».