I DATI DELLA BANCA D’ITALIA. Sui conti pubblici pesa il contributo al Fondo Salva Stati. Fisco: a gennaio aumentano le entrate (+2,3%).
Il debito pubblico sfonda di nuovo la soglia dei 2.000 miliardi e segna un nuovo record assoluto a gennaio a 2.022,7 miliardi, con un aumento di 34 miliardi rispetto a dicembre in buona parte dovuto al contributo al Fondo Salva Stati. Il dato è contenuto nel bollettino della Banca d’Italia nel quale viene segnalato anche l’aumento delle entrate tributarie. Il fisco ha incassato a gennaio 27 miliardi, il 2,3% in più (0,6 miliardi) rispetto a gennaio 2012, anche se, ricordano gli economisti di via Nazionale, «la significatività dei dati di gennaio è limitata dalla disomogeneità nei tempi e nelle modalità di contabilizzazione di alcune entrate». E mentre anche la Spagna fa i conti con la corsa del debito,l ‘agenzia di rating Fitch rivede al ribasso le stime di crescita del Pil in tutta l’Eurozona e negli Stati Uniti.
IL DEBITO – Nel mese di gennaio il sostegno dei paesi dell’area dell’euro in difficoltà (si tratta della quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’Efsf) è stato pari a 0,4 miliardi :complessivamente il contributo dell’Italia al Fondo nato per contrastare la crisi del debito in Europa ha raggiunto i 43 miliardi. Il debito delle «amministrazioni centrali», si legge nel Bollettino, è aumentato dunque di 34,5 miliardi, quello delle «amministrazioni locali» è diminuito di 0,5 miliardi.
In Spagna il debito pubblico è volato al livello record dell’84% del Pil a fine 2012, in rialzo del 14,8% rispetto al 2011.
PESSIMISMO FITCH – Secondo l’agenzia, quest’anno l’economia Usa crescerà dell’1,9%, in calo dalla precedente stima del 2,3%. Per l’anno prossimo il Pil vedrà un rialzo del 2,8%, come già indicato in precedenza. Fitch ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita dell’Eurozona sia per il 2013, sia per il 2014: stima una contrazione del Pil pari allo 0,5% nell’anno in corso e una crescita dell’1% per il 2014, mentre la disoccupazione resterà invariata al 12% fino al 2014.