RETE E POLITICA. «Segnalatemi chi sono». Il leader del M5S torna alla carica contro i falsi critici che «contravvengono alle regole del blog»
Beppe Grillo dichiara guerra ai troll. E in un post scriptum ad un post sul suo blog scrive «Da oggi è possibile per gli autorizzati segnalare i commenti dei troll o degli utenti che contravvengono alle regole del blog. Partecipate numerosi!».
«GLI SCHIZZI DI M..A DIGITALI» – Domenica il leader del M5S aveva parlato «orde di trolls, di fake, di multinick», pagati da qualcuno, che «scrivono con regolarità dai due ai tremila commenti al giorno sul blog». Commenti definiti «schizzi di merda digitali». Da giorni sotto i post del comico compaiono commenti che lo invitano ad allearsi con il Pd, spesso con toni molti critici. In molti casi gli utenti non paiono gradire la linea oltranzista del Movimento Cinque Stelle e minacciano di non votarlo più in futuro. Ma non solo, nei giorni scorsi sono stati segnalati anche casi di censura a posteriori (con commenti negativi rimossi dopo la pubblicazione, e cioè dopo essere stati approvati e pubblicati).
STREAMING E DEMOCRAZIA LIQUIDA – Insomma, la luna di miele di Grillo con il web pare offuscata. Ma non solo. Non si fermano le critiche di chi lo accusa di centralismo democratico. Se infatti molti appuntamenti politici importanti sono stati trasmessi in diretta streaming, per la linea più oltranzista del movimento resta da capire a che titolo Grillo prenda decisioni a nome di tutti senza consultare la base. E in tanti continuano a chiedergli di introdurre piattaforme di democrazia liquida, come già fatto dal M5S in Sicilia.