IL CASO. Le telecamere autorizzate a filmare l’udienza hanno registrato le conversazioni tra magistrati il 19 marzo scorso.
TARANTO – Bisogna un pò vedere, no, come imposteranno…potrebbe essere mors tua vita mea». Uno scambio di opinioni tra il presidente della Corte d’assise di Taranto, Rina Trunfio, e il giudice a latere Fulvia Misserini, diffuse da Tgcom24, è all’attenzione degli avvocati difensori degli imputati del processo sull’omicidio di Sarah Scazzi che potrebbero depositarlo, a quanto emerso a margine dell’udienza odierna del processo, per verificare se in quella conversazione sia possibile intravedere un’anticipazione del giudizio. La conversazione risale al 19 marzo ed è stata registrata dai microfoni delle telecamere «autorizzate a filmare l’udienza». Il presidente della corte, tra l’altro, afferma: «Certo vorrei sapere, le due posizioni sono collegate. Quindi bisogna vedere se si sono coordinati tra loro e se si daranno l’uno addosso all’altro»; il giudice a latere risponde: «Ah, sicuramente». Infine il presidente conclude: «(Non è che) negheranno in radice».
L’avvocato Franco Coppi, uno dei legali di Sabrina Misseri, ha espresso «sconcerto, perplessità e preoccupazione» per il contenuto di un video relativo al colloquio registrato fuori onda tra la presidente della Corte di assise di Taranto, Rina Trunfio e il giudice a latere Fulvia Misserini. Coppi, che ha parlato durante una pausa del processo, non si è sbilanciato sulle iniziative da intraprendere. «A conclusione dell’udienza mi consulterò – ha aggiunto – con i colleghi. Intanto non voglio turbare la prosecuzione dell’ arringa del mio collega Marseglia». Fra le ipotesi al vaglio ci sono anche le richieste di ricusazione dei giudici o di rimessione della decisione alla Corte di cassazione che potrebbe, in linea teorica, disporre la sostituzione dei giudicanti o trasferire il processo in altra sede giudiziaria.