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Serrata anti-Ztl, commercianti in corteo. Tensioni con la polizia: lacrimogeni e feriti

NAPOLI: La manifestazione indetta da confcommercio. De Magistris: la camorra infiltrata nella manifestazione. Negozi chiusi, urla e insulti contro i locali rimasti aperti.

NAPOLI – Giornata di alta tensione a Napoli per la serrata dei commercianti contro le Zone a traffico limitato volute dal sindaco de Magistris in tutta la città. Ai lanci di petardi sono seguiti attriti e scontri con la polizia. Si segnalano anche alcuni feriti.

Palazzo San Giacomo, sede del Comune, è stato invece presidiato da un doppio cordone di agenti del reparto mobile e dai carabinieri: qui, in piazza Municipio, intorno alle 11 e 30, si sono registrati i momenti di tensione più forte. Gruppi di manifestanti hanno tentato di forzare il cordone e altri petardi sono stati esplosi nei giardini davanti all’edificio comunale (uno è finito anche tra i piedi di un manifestante). La polizia ha risposto con quella è stata definita «azione di respingimento» ed il lancio di alcuni lacrimogeni. Due manifestanti sono stati soccorsi da ambulanze del 118.

Cinque botti sono stati fatti esplodere davanti al portone del Comune, uno di questi è stato lanciato contro una delle camionette schierate a protezione di Palazzo San Giacomo.

APPELLI CADUTI NEL VUOTO – Gli appelli del sindaco nei giorni scorsi non hanno convinto i commercianti napoletani a fare dietrofront. Gli esercenti si sono riuniti, questa mattina, in piazza Carità. Serrande giù, quindi, e altissima adesione: è iniziata così la serrata, con relativo corteo, contro le tante Ztl cittadine istituite nell’ultimo anno dal Comune (Video). Corteo promosso dalla Confcommercio (la Confesercenti si è sfilata): in sostanza, i negozianti del centro storico e del quartiere Chiaia imputano al dispositivo di pedonalizzazione o di limitazione della circolazione delle auto buona parte della crisi degli incassi.

ZTL «CORRETTA» – A placare gli animi non è servito neppure l’annuncio, giunto ieri, della nuova Ztl, del centro antico, parzialmente rivista e corretta che permetterà nelle zone serali, dalle 21 fino alle 8 del mattino di percorrere piazza Dante e via Duomo, prima interdette 24 ore su 24 in quanto preferenziali.

La serrata si concluderà nel primo pomeriggio. Intanto, un po’ per il corteo un po’ per la chiusura delle strade causa America’s Cup, il traffico cittadino è andato completamente in tilt. Situazione difficile: il Pd di Napoli si dichiara pronto a indire un referendum tra i cittadini se il Comune non apporterà modifiche significative al piano per la mobilità.

LA MANIFESTAZIONE – In piazza, i manifestanti hanno mostrano cartelli contro la Ztl (confermata) di Chiaia, piazza Dante (con correttivi) e Quartieri spagnoli. Chiedono la riapertura di via Cervantes e via Guantai dove – affermano – 13 negozi su 33 sono stati costretti a chiudere dopo la chiusura al traffico per far spazio all’area pedonale.

TOLEDO «CHIUSA» – La quasi totalità dei negozi di via Toledo, la strada dello shopping (pedonalizzata molti anni fa), ha le saracinesche abbassate; tutto chiuso anche al popolare quartiere della Pignasecca, dove non hanno allestito bancarelle neanche gli ambulanti, e nel centrale Corso Umberto.

INSULTI A NEGOZI APERTI – Non sono mancati caldi «inviti», spesso conditi da urla e insulti, nei confronti di alcuni negozianti o ristoratori che non hanno aderito alla protesta. Al passaggio dell’ala dura del corteo in via Medina, in cui si sono inseriti anche molti «cani sciolti», tavoli e sedie di una trattoria sono stati gettati a terra, tanto che il titolare ha deciso di tirare giù la saracinesca per evitare il peggio. Altre segnalazioni giungono dai Verdi: «Decine di negozi sono stati chiusi con la forza da brutti ceffi mischiatisi alla gente perbene che sta manifestando».

LA RISPOSTA DEL SINDACO – Usa parole forti de Magistris per commentare la serrata contro la Ztl: «Da cittadino e da napoletano provo una grande amarezza perchè abbiamo assistito ad una sospensione del pieno diritto a manifestare che deve essere garantito ad ogni cittadino, a causa dell’infiltrazione di delinquenza comune e camorra all’interno della manifestazione». Poi l’analisi sulla giornata di contestazione. «Sono rammaricato per la serrata odierna e voglio ribadire che l’amministrazione non solo rispetta il disagio sociale ma provvede anche a dare una risposta – ha insistito il sindaco – oltre ad ascoltare e accogliere le critiche quando sono costruttive ed espresse all’interno del confine democratico. Registriamo – conclude – che a Napoli è cresciuto il numero dei turisti e la violenza certo non favorisce la città».

«CASI ISOLATI» – I commercianti storici di Chiaia, da Maurizio Marinella a Assia Monetti, da Massimo Gallotta e Walter Marino a Carla della Corte, stigmatizzano l’accaduto: «Pochissimi e isolati episodi di minacce ad esercenti che avevano deciso di non aderire alla manifestazione, sui quali è giusto che si indaghi, non possono mettere in discussione il successo della più importante serrata del commercio a Napoli, nata spontaneamente contro i noti provvedimenti e la politica dell’amministrazione comunale».

CONFCOMMERCIO: CONDANNA VIOLENZE – E sugli episodi di violenza e gli scontri in piazza Municipio la Confcommercio dirama un comunicato in cui si dissocia «da qualsiasi provocazione e atto violento avvenuto a Piazza Municipio». Il presidente Pietro Russo sostiene: «La nostra era una manifestazione pacifica, che si era regolarmente conclusa con la consegna delle chiavi degli esercizi commerciali di fronte Palazzo San Giacomo. La delegazione di Confcommercio stava tornando verso la sede dell’associazione quando ha sentito le esplosioni e le voci che parlavano di una carica della polizia». «Non conosciamo gli autori di questi gesti – ha aggiunto – ma ribadiamo la ferma condanna di qualsiasi violenza».

Alessandro Chetta

Serrata anti-Ztl, commercianti in corteo. Tensioni con la polizia: lacrimogeni e feritiultima modifica: 2013-04-10T16:11:31+02:00da
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