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Bloccati in Italia 27 siti di file sharing

Da Nowvideo a Rapidgator. Il provvedimento della procura di Roma a seguito della denuncia dei distributori del film «Un mostro a Parigi».

MILANOUn mostro a Parigi si è trasformato in Un mostro a Roma. Il film d’animazione francese uscito nelle sale nel novembre scorso ha messo sotto scacco 27 siti di streaming e file sharing come Nowvideo, Nowdownload, Videopremium, Rapidgator, autentici punti di riferimento per la comunità di file sharing mondiale.

LA RICHIESTA – La vicenda nasce dalla denuncia alla Procura della Repubblica di Roma da parte della società di distribuzione italiana del film per violazione del copyright. Le indagini condotte dalla polizia postale capitolina sono partite il 27 febbraio e dopo un mese sono sfociate nella richiesta del Pubblico Ministero (accettata dal gip Massimo Di Lauro) di oscurare alcuni domini o i loro DNS, il servizio che converte i nomi delle macchine collegate in Rete in indirizzi IP.

NON C’È DISCRIMINE – Il sito TorrentFreak, centro pulsante della comunità di scambio file mondiale, ha infiammato la polemica parlando del più grande sequestro dopo il blocco di più di 70 siti effettuato dall’Homeland Security statunitense il 26 novembre 2010. Sul web ci si chiede per quale motivo i 27 siti siano stati bloccati per intero, visto che al loro interno si trovano blog che condividono link al file incriminato ma anche i cosiddetti file locker, ovvero siti dove si depositano file. In questo secondo caso infatti il blocco del sito per intero lede anche chi vi ha postato file privati che nulla hanno a che vedere con lo scambio illegale.

I siti di file sharing e streaming oscurati in Italia

bitshare.com
cineblog01.org
clipshouse.com
cyberlocker.ch
ddl-fantasy.org
filmfreestream.org
filmnuovistreaming.com
filmpertutti.tv
flashdrive.it
flashstream.in
freakshare.com
gatestreaming.com
italiafilm2.com
likeupload.net
megaload.it
nowdownload.co
nowvideo.co
panicmovie.altervista.org
queenshare.com
rapidgator.net
robin-film.net
speedvid.tv
streamingworld.forumcommunity.net
uploaded.net
uploadjet.net
videopremium.net
yourlifeupdated.it

ALCUNI LO AGGIRANO – Il blocco poi non sembra insormontabile. «Gli interessati a vedere i film in streaming hanno facilmente imparato come aggirare la censura e i siti specializzati lo spiegano ogni volta che succede una cosa del genere. Si fa in 30 secondi scarsi», racconta Marco d’Itri, consulente Internet e autore del sito Osservatorio sulla censura di Internet in Italia. «Sospetto che il problema più grande sarà per chi usa questi file locker per motivi legittimi e non ha particolari conoscenze tecniche», continua d’Itri. «L’unica cosa che vede è che i siti non funzionano e non seguendo forum/blog sull’argomento non ha idea di cosa è successo e di come rimediare. Ne consegue poi che sono danneggiati anche i gestori dei siti, che perdono clienti legittimi».

METODI ALTERNATIVI – D’Itri giudica “sproporzionata” la reazione da parte del GIP, e propone una sua ricetta: «Il distributore sicuramente avrebbe potuto segnalare ai gestori dei siti che sono stati violati i suoi diritti e mi aspetto che alcuni di questi siti (che non hanno come principale target d’utenza chi si interessa di violazioni di copyright) avrebbero cancellato i file caricati. Non so se lo abbia fatto, ma dal decreto di sequestro non risulta». Quindi, è la sua opinione, «vale la pena di chiedersi fino a che punto un giudice è disposto a censurare un sito perché contiene un film distribuito illecitamente: questi li ha censurati solo perché non ne ha mai sentito parlare nessuno? Se fosse stato su Dropbox (uno dei più noti file locker) lo avrebbe censurato? E Google Drive?».

NON SONO TUTTI CENSURATI – Tra l’altro i siti censurati non sono 27 ma 25, a seconda dell’ISP, l’internet service provider, utilizzato. Per esempio vediamo che da Fastweb non si può entrare in nessun sito ma da Telecom Italia nowdownload.co e uploadjet.net sono accessibili. Questo perché, come rileva d’Itri, «quasi mai si sa quando un sito viene dissequestrato in quanto i relativi decreti non sempre sono inviati agli ISP, e quindi spesso rimangono bloccati all’infinito».

Alessio Lana

Bloccati in Italia 27 siti di file sharingultima modifica: 2013-04-16T15:16:08+02:00da
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