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Bombe a Boston, preso il secondo attentatore

Sono due giovani di origine cecena. Dzhokhar Tsarnaev, 19 anni, era in una barca a vela nel giardino di una casa. Il fratello 26enne ucciso dalla polizia.

CAMBRIDGE (Massachusetts) – Uno catturato, l’altro ucciso: la “grande fuga” dei due fratelli responsabili dell’attentato alla maratona di Boston che ha tenuto col fiato sospeso l’America per 26 ore, dopo la pubblicazione delle immagini dei due terroristi riprese dalle telecamere di sicurezza, è finita nella tarda serata di venerdì con l’arresto di Dzhokhar Tsarnaev. Diciannove anni appena, è il più giovane dei due fratelli di origine cecena responsabili delle bombe di Boylston Street. È stato preso, ferito ma vivo, all’interno di una barca a vela tirata a secco nella stagione invernale, sigillata nel cellophane e parcheggiata nel giardino di una casa di Franklin Street. Uno dei residenti della zona, stanco del coprifuoco che lo aveva obbligato a restare chiuso in casa per tutto il giorno, è uscito a fare due passi e ha visto macchie di sangue vicino alla barca. Ha guardato all’interno e ha visto il ragazzo ferito. La polizia, subito allertata, ha circondato la zona. C’è stata una sparatoria, poi è entrato in scena un mediatore che ha convinto Dzhokhar ad arrendersi.

LA CACCIA ALL’UOMO – Il fratello più anziano, il 26enne Tamerlan, un studente di ingegneria che aveva tentato di sfondare con il pugilato, è morto, invece, nella notte tra giovedì e venerdì durante un rocambolesco inseguimento per le strade del quartiere universitario di Boston nel corso del quale ha perso la vita anche un poliziotto in servizio al Massachusetts Institute of Technology, mentre un altro agente è rimasto ferito. Dzhokhar è riuscito a fuggire durante lo scontro a fuoco, letteralmente calpestando il corpo del fratello morente. La caccia all’uomo è andata avanti per 15 ore in un clima surreale. Solo polizia e giornalisti in giro per una metropoli assolata ma deserta. Quasi nessuno sulle strade, piazze e giardini vuoti. Con scuole e università chiuse, treni, bus, taxi e metrò fermi, tutte le manifestazioni sportive cancellate, i cittadini sono stati invitati a non muoversi da casa per non intralciare le operazioni di polizia. Dopo la cattura la gente è tornata in strada e molti gruppi di ragazzi hanno festeggiato.

«BRAVO RAGAZZO» – Mentre gli uomini in divisa ed elmetto nero delle squadre speciali setacciavano Watertown casa per casa, ha pian piano preso corpo la figura del giovanissimo terrorista: figlio di un profugo emigrato anni prima dall’Asia centrale ex sovietica che nel 2002 aveva ottenuto l’asilo e poi la cittadinanza americana, Dzhokhar è stato descritto da amici e compagni del liceo come un ragazzo mite, ben integrato nella società americana. Uno che studia sodo, che è stato accettato da Dartmouth, prestigioso college della University of Massachusetts. E che ha addirittura ottenuto una borsa di studio di alcune migliaia di dollari. Si è fatto trascinare dal fratello maggiore che aveva manifestato idee politiche più radicali? Non lo sappiamo ancora. Averlo preso vivo (non era scontato, si temeva che fosse imbottito di esplosivo e che si sarebbe fatto saltare al momento della cattura) servirà anche a farlo parlare di questo. Aveva complici? Nella casa nella quale viveva la famiglia, è stata fermata e interrogata la moglie di Tamerlan, ma non pare sia stata arrestata. A Dartmouth sono stati sentiti – e forse fermati – tre amici di Dzhokhar ma gli inquirenti fin qui non hanno parlato di una cospirazione criminale orchestrata dall’estero. Ma Barack Obama, che dopo la cattura si è congratulato con le forze di sicurezza ed ha espresso sollievo per la conclusione della vicenda, ha parlato col leader russo Putin. E in serata la Casa Bianca ha ringraziato Mosca per la collaborazione ottenuta.

Bombe a Boston, preso il secondo attentatoreultima modifica: 2013-04-20T12:40:00+02:00da
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