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Letta nuovo premier incaricato: «Il Governo non nascerà a tutti i costi»

Soddisfazione di Napolitano. L’esponente pd ha accettato l’incarico «con riserva»: «Il Paese ha bisogno di risposte». Giovedì le consultazioni.

«Un governo di servizio al Paese. Definirei così l’idea con cui mi ripresenterò alle Camere se scioglierò la riserva». Con queste parole Enrico Letta ha comunicato di aver accettato con riserva l’incarico di formare il nuovo governo da Napolitano. Il vicepresidente dimissionario del Pd è salito al Colle alle 12,30, chiamato dal capo dello Stato a formare «un governo che non nascerà a tutti i costi, ma solo se ci saranno le condizioni». Per fare questo le parole d’ordine, ripetute più volte da Letta durante il suo primo discorso da premier incaricato, sono «umiltà», ma soprattutto «senso di responsabilità» («perché questa situazione inedita e fragile non può continuare»). Si tratta di un peso così grande che «se posso permettermi, la sento più forte e pesante della mia capacità di reggerla». Ma andare avanti si deve, perché il Paese «ha bisogno di risposte», spiega, soprattutto «quella parte del Paese che non ce la fa più». Il pensiero va in particolare ai giovani e a tutti coloro che da tempo si trovano alle prese con «un’emergenza» ormai diventata «insopportabile». Ma «l’obiettivo è anche quello di moralizzare la vita pubblica del Paese che ha bisogno di nuova linfa».

LE RISPOSTE DELLA POLITICA – Per andare avanti occorre capire, spiega Letta, «come dare risposte attraverso una politica che sia ancora credibile. Insomma «o si ritrova credibilità, o non c’è possibilità di trovare strumenti per risolvere i problemi». E sono «strumenti che solo la politica può avere». In agenda ora c’è l’impegno che «da questa vicenda possa uscire una politica italiana diversa con riforme istituzionali per ridurre il numero dei parlamentari, cambiare il bicameralismo» e soprattutto una nuova legge elettorale che finora «ha bloccato la situazione a tal punto che, anche se si rivotasse ora, l’effetto blocco sarebbe uguale a quello attuale e non ce lo possiamo permettere». Occorre fare presto e Letta cercherà appunto di «utilizzare il più breve tempo possibile: comincerò domani le consultazioni e spero nel più breve tempo possibile di tornare a sciogliere la riserva».

LE PAROLE DI NAPOLITANO – «Confido nel successo» del nuovo governo, ha detto Napolitano che ha espresso la sua «soddisfazione». Quella di un governo di larghe intese era la «sola prospettiva possibile», secondo il capo dello Stato. «La scelta che dovevo fare l’ho compiuta tenendo conto delle consultazioni di martedì, in modo particolare delle forze già predisposte a collaborare. Non sono state poste pregiudiziali sul nome – ha continuato. In questa fase poi è «essenziale che si riaffermi un clima di massimo rispetto reciproco tra le forze politiche, soprattutto tra quelle impegnate a collaborare per la formazione del nuovo governo».

REAZIONI – La notizia dell’incarico a Letta è stata accolta con favore da Pierluigi Bersani («Bene, benissimo», ha detto il segretario uscente del Pd) e da Matteo Renzi («In bocca al lupo e un forte abbraccio», ha scritto il sindaco di Firenze sul suo account Twitter). «Assolutamente soddisfatto» si è detto anche Giuliano Amato, l’altro nome «forte» che era girato nei giorni scorsi come possibile candidato alla presidenza del Consiglio. Soddisfazione anche dal Pdl, ma Angelino Alfano ha messo in guardia il Pd: « Se si tratta di un governicchio qualsiasi, semibalneare, lo faccia chi vuole, ma noi non ci stiamo».

Federica Seneghini

Letta nuovo premier incaricato: «Il Governo non nascerà a tutti i costi»ultima modifica: 2013-04-24T15:29:38+02:00da
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