LA NOMINA DEI PRESIDENTI DELLA COMMISSIONI PARLAMENTARI. Crimi: «Noi esclusi? Rischio schianto contro un muro».
Al via le votazioni per le presidenze delle Commissioni parlamentari dopo l’intesa raggiunta tra Pd, Pdl e Scelta Civica. Al momento alla Camera andrebbero al Pd 8 presidenze, al Pdl 5 e a Scelta civica una. Al Senato al Pd vanno 7 presidenze, al Pdl 6 e a Scelta civica una.
I NOMI– Tra i primi eletti alla Camera: Fabrizio Cicchitto (Pdl) presidente della commissione Esteri. Giancarlo Galan (Pdl) è stato eletto, con 30 voti, presidente della commissione Cultura. La commissione Finanze ha eletto Daniele Capezzone (Pdl) nel ruolo di presidente. Elio Vito (Pdl) è stato eletto, con 28 voti, presidente della commissione Difesa. Francesco Paolo Sisto (Pdl) presiederà la commissione Affari costituzionali. Alla Giustizia, è stata eletta con 30 voti, Donatella Ferranti del Pd. La commissione Bilancio della Camera ha eletto presidente Francesco Boccia (Pd). Guglielmo Epifani (Pd), è stato eletto presidente della commissione Attività produttive. Il Pdl avrebbe anche sciolto l’ultimo nodo nello scacchiere delle presidenze delle commissioni al Senato. Roberto Formigoni, secondo fonti parlamentari, avrebbe vinto il «ballottaggio» con Anna Maria Bernini per la guida della commissione Agricoltura di Palazzo Madama. Intanto la senatrice del Pd Anna Finocchiaro è stata eletta presidente della commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama. Mauro Maria Marino, del Partito Democratico, va alla presidenza della Commissione Finanze. Antonio Azzollini (Pdl) è stato eletto presidente della commissione Bilancio. Nicola Latorre (Pd) va alla presidenza commissione Difesa. Mauro Maria Marino (Pd) è stato eletto presidente della Commissione Finanze. Il presidente della Commissione Esteri del Senato è Pier Ferdinando Casini, eletto con Scelta civica.
NITTO PALMA IN BILICO – Dopo le polemiche doppi a fumata nera e niente elezione al primo e al secondo voto, per il candidato della maggioranza alla presidenza della Commissione giustizia, Francesco Nitto Palma (Pdl): ha ottenuto 12 e poi 13 voti a favore mentre la maggioranza necessaria era di 14. La terza votazione si terrà giovedì alle 14. «Ognuno si assumerà le proprie responsabilità», ha commentato il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, uscendo dalla Commissione Giustizia di palazzo Madama. Nonostante l’accordo sulla carta, la questione delle commissioni ha infatti creato i tensioni. Proprio sulla nomina dell’ex ministro Francesco Nitto Palma alla commissione Giustizia c’è stato il durissimo commento del senatore Pd Corradino Mineo. «L’unico modo di tenere il Governo in piedi è sparare. Sparare contro le cose indecenti – ha detto – Spero che Nitto Palma non sia nominato». Altrettanto dura la risposta di Maurizio Gasparri. «Mineo insulta in modo inaccettabile un politico serio e corretto come Nitto Palma e usa parole come “sparare” – ha detto il vicepresidente Pdl del Senato – Pur comprendendo che si tratta di un’iperbole, in giorni in cui qualcuno ha davvero sparato su Carabinieri con drammatiche conseguenze, si potrebbero usare altri termini».
CRIMI: «VIGILANZA O COPASIR SPETTA A NOI» – Mentre le votazioni sono in corso resta il nodo sulle commissioni bicamerali. Il Copasir (servizi segreti) e la Vigilanza sulla Rai per prassi vanno all’opposizione. E quindi al Movimento 5 Stelle e Sel che hanno votato contro la fiducia al Governo. Ma alla Camera la Lega si è astenuta. Su questo punto il M5S parla chiaro. «Anche solo immaginare di dare le presidenze che ci spettano a Sel e Lega, significa tentare di fare un Gran Premio facendo correre gli avversari con il muletto, ma il risultato non sarebbe tagliare il traguardo, bensì schiantarsi contro le tribune alla prima curva seria, essendosi privati dei freni». Ha scritto il capogruppo M5S al Senato Vito Crimi sul blog di Beppe Grillo in un intervento titolato appunto «le riserve all’opposizione».
BERLUSCONI ASSENTE – Il senatore, ed ex premier, Silvio Berlusconi ha optato per la commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. Ma martedì, in occasione del voto per i presidenti delle commissioni, non era in Aula per votare. La su assenza è stata rimpiazzata dalla senatrice, e sua assistente, Maria Rosaria Rossi. Intanto Piero Longo, il legale di Silvio Berlusconi, ha scelto di far parte dei componenti della commissione Cultura.