L’idea in un concorso della intel. La rivoluzione in un «supercondensatore» inventato dalla 18enne americana Eesha Khare.
Eesha Khare mostra il suo «supercondensatore» |
PHOENIX (ARIZONA) – Bisognerà ancora pazientare, quanto non è dato sapere. Intanto, però, è stato fatto un ulteriore passo in avanti verso la batteria dello smartphone che verrà, quella «perfetta», caratterizzata da un’elevata densità energetica, o perlomeno non troppo lenta a ricaricarsi. La diciottenne Eesha Khare della California ha sviluppato un meccanismo per ricaricare le batterie di uno smartphone in 20-30 secondi. La giovane Archimede si è aggiudicata l’Intel Foundation Young Scientist Award 2013.
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Il condensatore al lavoro |
MEZZO MINUTO – In un futuro lontano, ma non troppo, il nostro telefono e il nostro portatile saranno meno fastidiosi di oggi. Già, perché da decenni oramai gli scienziati, i colossi della telefonia e della tecnologia, stanno lavorando per mettere a punto la batteria che si ricarica nell’istante che ci mettiamo, per esempio, a bere un caffè. Mezzo minuto. A Phoenix, in Arizona, sono arrivati venerdì scorso 1600 ragazzi e ragazze per la International Engineering and Science Fair (Isef), la 64esima edizione del concorso per scienziati in erba che la Intel Corporation organizza ogni anno su scala mondiale. Tra i tanti premiati, nelle più disparate categorie, anche l’americana Eesha Khare di Saratoga. L’invenzione le ha tributato un premio da 50mila dollari. In che cosa consiste? In sostanza, ha sviluppato un cosiddetto supercondensatore ad alta densità energetica. Il condensatore, come la batteria, è un dispositivo in cui si immagazzina energia elettrica. Se quindi il vostro telefono contenesse un condensatore invece di una batteria, potreste caricarlo in qualche secondo invece che in un’ora. La diciottenne ha cercato di ottenere proprio questo risultato.
CICLI DI RICARICA – Purtroppo, spiega Nbc, il supercondensatore è stato testato finora solo per alimentare una luce a LED. La buona notizia, tuttavia, è che ha funzionato. Inoltre, è flessibile, dalla dimensione ridotta, e può durare fino a 10.000 cicli di carica-ricarica, dieci volte più delle batterie tradizionali. Come spiega la Intel, l’invenzione può essere applicata anche sull’auto elettrica del futuro. Insomma, da più parti i supercondensatori sono visti come molto promettenti: quello di Khare ha già catturato l’attenzione di Google. La cattiva notizia, che può frustrare qualche lettore: la super-batteria non si troverà nei gadget che comprerete l’anno prossimo.