Informati Subito

Appello processo Eternit, il magnate Schmidheiny condannato a 18 anni

TORINO. Il manager svizzero in primo grado condannato a 16 anni. Oltre 30 milioni al comune di Casale Monferrato e 20 regione.

TORINO – È stato condannato a 18 anni di reclusione per disastro doloso l’imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny, imputato a Torino nel processo Eternit sulle vittime dell’amianto. In primo grado era stato condannato a 16 anni. La Corte ha anche disposto provvisonali per 20 milioni di euro alla Regione Piemonte e di oltre 30,9 milioni per il comune di Casale Monferrato.

DUE IN PIÙ – «In parziale riforma» della sentenza di primo grado, dunque due anni in più rispetto alla pena inflitta in primo grado, sono stati inflitti al magnate svizzero di 66 anni, unico imputato rimasto al processo Eternit dopo la morte, avvenuta il 21 maggio scorso, del barone belga Louis De Cartier De Marchienne, a 92 anni. In ogni caso, non avrebbe commesso il fatto prima del 1966. Il giudice Alberto Oggè ha anche stabilito la revoca nei suoi confronti delle sanzioni accessorie e civili, e di quelle civili per la Etex. Entrambi, Schmidheiny e De Cartier De Marchienne, erano stati condannati a 16 anni, il 13 febbraio 2012, per disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche. Il pg Raffaele Guariniello aveva chiesto 20 anni di pena.

BAGNOLI E RUBIERA – Per quanto riguarda Schmidheiny, invece, il giudice ha stabilito che il periodo in cui gestì la Eternit va dal giugno del ’76, per gli stabilimenti di Casale (Alessandria), Cavagnolo (Torino) e Bagnoli (Napoli) e dall’80 per quello di Rubiera (Reggio Emilia), e arriva fino al giugno dell’86 per Casale e Cavagnolo, fino all’85 per Bagnoli, fino all’84 per Rubiera. L’imputato è stato quindi assolto per il periodo che va dal giugno del ’66 al ’76 per non aver commesso il fatto. Resta penalmente responsabile per gli anni seguenti. La lettura del dispositivo è proseguita con l’elenco dei risarcimenti alle numerose parti civili.

LE REAZIONI – Abbracci e lacrime, composti e silenziosi, le primissime reazioni dall’aula alla lettura della sentenza. In prima fila tra i parenti delle vittime Romana Blasotti Pavesi, presidente dell’Afeva, Associazione familiari e vittime dell’amianto, di Casale Monferrato. A causa dell’amianto, la signora Blasotti ha perso cinque familiari, tra cui marito e figlia.

Redazione Online

Appello processo Eternit, il magnate Schmidheiny condannato a 18 anniultima modifica: 2013-06-03T16:11:55+02:00da
Reposta per primo quest’articolo