La prova nelle immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso del penitenziario. In 53 evadono dal penitenziario di carcere di Cieneguillas, con l’aiuto de secondini
WASHINGTON – Il 16 maggio dal carcere di Cieneguillas, Zacatecas, sono evasi 53 detenuti, in gran parte legati al narcotraffico. Ieri il quotidiano Reforma ha diffuso le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso del penitenziario. Un filmato che documenta l’evidente complicità delle guardie. Nel primo spezzone – senza sonoro – si vedono i criminali aprire la porta della cellula ed uscire in gruppo mentre i tre agenti in servizio non oppongono la minima resistenza. Nel secondo filmato compaiono dei militari, mitra in pugno. Ma non sono arrivati per stroncare l’evasione: si tratta, infatti, di banditi vestiti da poliziotti che sono entrati per aiutare i loro compagni. L’ultimo video riprende l’esterno del carcere ed una colonna di mezzi, alcuni dei quali hanno insegne della polizia e lampeggiatori. Viene aperto un cancello e i veicoli entrano, quindi parcheggiano indisturbati. Le sentinelle del carcere non si vedono. Poco dopo arrivano gli evasi che salgono sui veicoli e se ne vanno. Passa qualche minuto, il piazzale è ormai vuoto. Finalmente spuntano i secondini: due escono da una torretta dove erano rimasti senza muovere un dito, altri sopraggiungono con i fucili in pugno.
ARRESTATO L’EX DIRETTORE – Una messinscena. In seguito all’evasione, le autorità messicane hanno disposto l’arresto dell’ex direttore, del supervisore e di decine di agenti. L’episodio è solo una conferma dei legami tra i cartelli della droga e ampi settori delle forze dell’ordine. Un fenomeno che ha costretto il governo ad impiegare l’esercito contro i narcos.
Guido Olimpio