Il turno infrasettimanale disegna il confronto tra le due squadre più attese. Pari a Marassi dei bianconeri: 2-2 con il Genoa. Con nerazzurri a pari punti in testa alla classifica.
Inter e Juventus appaiate in testa a pari punti. La sfida della stagione pronosticata da molti è rappresentata dalla classifica dopo la quinta giornata. Dopo quattro vittorie consecutive, la Juve viene frenata a Marassi dal Genoa: la partita finisce 2-2, con qualche strascico polemico per ben due reti (Iaquinta e Chiellini) annullate ai bianconeri per dubbi fuorigioco.
PARI COMBATTUTO – A Marassi va in scena una sfida intensa e veloce. La Juve, nonostante le numerose assenze, fa quasi sempre la partita, con un modulo diverso dal solito (senza il fantsista). Il Genoa risponde con corsa e e molto pressing. I bianconeri ritrovano Felipe Melo e il suo contributo a metà campo è determinante, anche se il migliore tra i bianconeri è Marchisio ( ma deve essere sostituito nella ripresa: forse anche per lui un problema muscolare). Molto buona anche la prova di Camoranesi in particolare nel primo tempo. E’ la Juve ad aprire i giochi al 6′ con Iaquinta: cross di Marchisio da sinistra, velo di Camoranesi e diagonale rasoterra di Iaquinta che batte Amelia. Il pareggio rossoblu arriva al 31′: Mesto salta benissimo su un cross da sinistra e batte Buffon. Combattuta anche la ripresa, con la rete annullata a Iaquinta e un’altra occasione ancora per Iaquinta che spreca proprio pensando di essere in fuorigioco. Ma sono rossoblu ad andare in vantaggio al 29′: ancora un anticipo su Legrottalie, ancora un colpo di testa, questa volta di Crespo che a inizio secondo tempo ha sostituito Floccari. La Juve reagisce. Con Giovinco al posto di un dolorante Marchisio e Trezeguet al posto di Amauri (ancora senza gol) cerca il gol nell’ultimo quarto d’ora. Ci riesce con Chiellini, ma viene fischiato il fuorigioco di Trezeguet. Gli stessi due giocatori confezionano il pari: torre del difensore su una punizione dalla trequarti e Trezeguet sottoporta corregge in rete di testa. E’ il 41′ e la partita non si spegne, c’è tempo ancora per un paio di azioni veloci da una parte e dall’altra. Il 2-2 finale appare giusto: Il genoa si conferma una realtà, la Juve si conferma l’antagonista più seria dell’Inter.
FERRARA: «MERITAVAMO, SIAMO DELUSI» – Alla fine Ferrara non nasconde la delusione: «Il gol di Iaquinta era regolare, nell’altra occasione forse l’arbitro ha indovinato. Chissà, magari ci capiterà una occasione per pochi centimetri a nostro favore, l’accettermo volentieri. In ogni caso oggi ho visto una grande Juve, la migliore fin qui. Abbiamo fatto la partita e avuto diverse palle gol. Avremmo potuto chiudere la gara nel primo tempo. Poi su due traversoni abbiamo preso due gol. Colpa mia, con un pizzico di esperienza in più avrei potuto potrtare a cas 3 punti».
GASPERINI: «RAMMARICO PER LA VITTORIA SFUGGITA» – «Non era facile contrastare una squadra come la Juventus che davanti è molto forte – ha detto a Sky il tecnico del genoa Gasperini – . Noi all’inizio davamo molti centimetri a loro, poi ho cercato di alzare la squadra con Crespo, Kharjs, Papa e ci rimane il rammarico di esserci visti sfuggire la vittoria a pochi minuti dalla fine. Ma devo fare i complimenti ai miei giocatori che hanno dato il massimo. Loro alla fine avevano tre attaccanti dichiarati. Abbbiamo retto lo stesso. Certo credo che la differenza fisica e tecnica con le favorite per lo scudetto sia ancora evidente. Poi, se riusciamo a metterli in difficoltà su altre componenti, è un merito. Nel tempo miglioreremo tecnicamente e giocheremo in maniera più fluida».
INTER SENZA PROBLEMI – All’Inter basta una manciata di minuti per archiviare il turno infrasettimanale di campionato. La coppia Eto’o-Milito impiega pochi giri d’orologio ad annichilire il malconcio Napoli di Donadoni con due reti in rapida successione (anche se la seconda è in fuorigioco). I gol di Lucio e Lavezzi fanno solo da corollario a una sfida a senso unico: finisce 3 a 1 per i nerazzurri, con Mourinho (squalificato) che può godersi il ritorno in vetta. L’ex ct della nazionale, invece, è sempre più in bilico sulla panchina partenopea. «Non temo nulla – assicura comunque Donadoni. – Se il presidente De Laurentiis vuole prendere la sua decisione, la prende».
SAMP KO, BENE I VIOLA – Si ferma l’esaltante corsa della Sampdoria, che dopo quattro vittorie consecutive incappa nella prima sconfitta della stagione. I blucerchiati, impegnati a Firenze, cedono il passo alla classe di Jovetic e Gilardino: il successo dei viola (2 a 0) rilancia le ambizioni della squadra di Prandelli e placa i malumori della tifoseria per la delicata situazione societaria. «Abbiamo fatto una bellissima partita creando tante occasioni» commenta a fine partita il montenegrino, grande protagonista del match. «Non era facile fare risultato dopo due brutte sconfitte. Tutta la squadra stasera ha giocato bene, potevamo segnare anche tre, quattro reti. Dedico il mio gol ai compagni». Nelle zone alte della classifica fa capolino anche il Parma, in grado di espugnare l’Olimpico: 2 a 1 alla Lazio grazie ai gol di Bojnov e Amoruso (su rigore). Inutile il penalty realizzato da Zarate.
MILAN, ALTRO STOP – L’Udinese invece inguaia il Milan di Leonardo. Ai friulani basta la rete di Di Natale (settimo centro stagionale) per portare a casa i tre punti. I rossoneri restano fermi a quota sette: la distanza dai cugini (-6) è già una piccola montagna da scalare. Anche perché Leonardo non sembra aver trovato i giusti equilibri (e l’abulia di Pato è un segnale preoccupante). Ma il tecnico rossonero minimizza: «Abbiamo fatto una buona partita, creando alcune occasioni da gol. Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto». Spettacolo sotto la pioggia tra Palermo e Roma. Finisce 3 a 3, con le reti di Budan, Miccoli e Nocerino per i padroni di casa e di Brighi, Burdisso e Totti (su rigore) per gli ospiti. «Il campo ha giocato un ruolo fondamentale, noi siamo stati svantaggiati – spiega l’allenatore giallorosso, Claudio Ranieri – anche perché nel secondo tempo si è giocato a pallanuoto».
LE ALTRE – Gli altri risultati della quinta giornata: Atalanta-Catania 0-0 (per Conte esordio con espulsione sulla panchina dei bergamaschi), Bari-Cagliari 0-1 (Nenè), Bologna-Livorno 2-0 (Di Vaio, Portanova), Siena-Chievo 0-0.