Forse già oggi la decisione che porterebbe subito al voto la Regione. La scelta della moglie di Marrazzo Roberta Serdoz: «Non lascerò Piero, la famiglia è unita». Insieme nella loro villa. Lei torna in tv. «Reagisci, torna a lavorare» le avevano chiesto i colleghi del Tg3
Piero Marrazzo |
ROMA – Piero Marrazzo si prepara all’addio finale. Il presidente della Regione Lazio, autosospesosi dall’incarico dopo il caso a luci rosse che lo ha visto coinvolto, sembra intenzionato a compiere l’ultimo passo: le dimissioni. Non a novembre, come ha lasciato intendere ieri il reggente della giunta regionale Esterino Montino, ma subito. Forse già stamattina. Una decisione che provocherebbe un effetto immediato, il voto anticipato, così come richiesto a gran voce dal Pdl.
ALLE URNE – Il presidente del gruppo al Senato, Maurizio Gasparri, il vicepresidente vicario Gaetano Quagliariello e i senatori del Pdl eletti nel Lazio hanno infatti presentato al ministro per i Rapporti con le Regioni, Fitto e al ministro dell’Interno, Maroni, un’interrogazione urgente nella quale chiedono di verificare l’esistenza della delega a Montino per l’esercizio delle funzioni. I parlamentari del Pdl, nell’interrogazione, chiedono inoltre «se allo stato attuale gli organi della Regione siano legittimati a svolgere le rispettive funzioni ovvero se debba intendersi il Consiglio regionale decaduto, mentre la Giunta in carica solo per l’esercizio dell’ordinaria amministrazione». Infine concludono i senatori: «Se, stante la situazione di cui sopra, il Presidente del Consiglio regionale non debba dichiarare la cessazione dalla carica del presidente della Regione ai sensi dell’articolo 44, comma 2, dello statuto della Regione Lazio». Ma a chiedere le dimissioni di Marrazzo è stato anche Antonio Di Pietro. «Piero Marrazzo dovrebbe fare un ulteriore passo indietro – ha dichiarato il leader dell’Italia dei valori – dia le dimissioni al più presto per evitare che la sua autosospensione venga interpretata dai cittadini come l’ennesimo papocchio politico».
«La mia famiglia, comunque, rimane unita». Roberta Serdoz, la moglie di Piero Marrazzo, è la fierezza personificata. Nella grande casa di Colle Romano, immersa nel silenzio del castagneto, il camino è acceso come sempre. Ci sono tante foto sui muri, le foto di una vita, le foto di loro due felici. Sembra un secolo fa. Come può reagire una donna tanto ferita, tradita nel profondo? Poteva cedere di schianto e invece lei ha tirato fuori l’orgoglio, la grinta da reporter mostrata per anni in televisione e che adesso le serve come il pane a casa sua, tra le mura amiche, per riprendere in mano una situazione drammatica. Dopo un weekend di autentica umiliazione e sofferenza, Roberta ha deciso che non abbandonerà suo marito, anzi gli starà vicino, perché ora lui è di questo che ha più bisogno. Piero Marrazzo, travolto dallo scandalo, sta male. I suoi amici più stretti sono davvero preoccupati, ieri mattina respirava a fatica, s’è svegliato con le palpitazioni, l’hanno dovuto accompagnare al Gemelli: «Stress psicofisico », hanno detto i medici, trenta giorni di stop.
Ma non è questo il tempo delle parole, delle spiegazioni, adesso quello che conta è stare insieme – così ragiona un’amica della coppia – condividere come prima il lettone in ferro battuto che Roberta si porta dietro da sempre. Come un nido, un estremo rifugio. Per Piero non ci sarà bisogno di un terapeuta – continua l’amica del cuore – perché Roberta per lui, da sempre, è la migliore terapeuta che possa esistere, con la sua capacità di parlare, di ridere, di riflettere. Forse, più in là, si prenderanno anche una vacanza. Per stare vicini, per ritrovarsi. Ma è presto per fare programmi, questi sono solo i giorni del dolore e della fatica di andare avanti.