Quattro casi negli ultimi giorni. La proposta dei Democratici dopo gli ultimi casi di malasanità. Marino: «Più controlli e verifiche»
La morte a distanza di due neonati agli Ospedali riuniti di Foggia è al centro di un’inchiesta della Procura della Repubblica |
Quattro nuovi casi di presunta ‘malasanità’ dal Nord al Sud del Paese, a partire dalla morte di due neonati nello stesso reparto di Terapia intensiva di Foggia. C’è poi l’ottantenne morto dopo essere caduto da una autoambulanza a Bari, una donna morta di tumore in Trentino dopo che il risultato del pap test non le era stato spedito perché il francobollo non era stato pagato, un uomo morto d’infarto a Pisa poco dopo essere uscito da un Pronto Soccorso. Episodi che riportano alla ribalta il problema della gestione della Sanità sul territorio, per far fronte al quale arriva la proposta del Pd, contenuta in un disegno di legge depositato da pochi giorni al Senato, di istituire un’Agenzia nazionale del Garante per la salute con il compito di vigilare e verificare la qualità delle cure prestate dal Servizio sanitario nazionale. Una situazione che riflette, afferma il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale Ignazio Marino (Pd), una qualità dell’offerta sanitaria sul territorio che è a ‘macchia di leopardo’, ovvero elevata in alcune regioni e molto carente in altre. Per questo, Marino ha depositato un ddl che prevede la nascita di un’Agenzia nazionale con funzioni di Garante della salute: l’agenzia dovrebbe effettuare controlli e verifiche della qualità delle prestazioni e delle cure offerte. Ma avrebbe anche un potere ‘concreto’: quello di far chiudere reparti ospedalieri e strutture sanitarie che dovessero risultare ‘non idonei’.
INDAGINE – E sul caso dei due neonati morti negli ultimi sette giorni a Foggia, oltre alla Procura della Repubblica (trenta persone indagate), anche la Commissione parlamentare sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, presieduta da Leoluca Orlando (Idv), ha aperto un’inchiesta. La Commissione ha chiesto una relazione all’Assessore alla sanità pugliese per chiarire lo svolgimento dei fatti ed accertare eventuali responsabilità. Lo riferisce una nota dell’ufficio stampa della commissione. Analoga indagine è stata aperta dalla commissione nel caso delle due gemelline e della loro madre, morte in circostanze ancora da chiarire all’ospedale San Matteo di Pavia il 3 gennaio scorso. Tutti i casi saranno sottoposti all’attenzione dell’ufficio di presidenza della commissione che si terrà il prossimo 13 gennaio prossimo. Il direttore sanitario degli Ospedali Riuniti di Foggia, Deni Aldo Procaccini, spiega che la morte dei due neonati è legata a «patologie indipendenti, senza correlazione fra gli eventi. Solo una casualità temporale». Secondo Procaccini, uno dei bambini ha avuto una enterocolite necrotizzante, una delle complicazioni possibili nei bambini prematuri, mentre per l’altro neonato si parla di polmone umido che fa avanzare l’ipotesi di ipertensione polmonare. Patologie «assolutamente indipendenti», ha ribadito il direttore sanitario, aggiungendo che anche l’ospedale aprirà un’inchiesta interna per verificare che tutto sia avvenuto correttamente e per tranquillizzare l’opinione pubblica sulla professionalità del reparto.