Polemica: «Poche informazioni per gli automobilisti». Resta l’emergenza smog. Ogni giorno 5 mila sanzioni ai diesel senza filtri. Il Comune: allo studio una sanatoria
MILANO – «E ora?». L’ordinanza è stata firmata nel pieno dell’emergenza smog e il Comune ha dato appena qualche ora di preavviso agli automobilisti: «La deroga per i veicoli diesel Euro 4 e 5 senza filtro è sospesa», anche queste vetture devono pagare l’Ecopass nei Bastioni, c’è l’avviso sul sito, la segnalazione ai varchi della Cerchia, il call center a disposizione… E ora, è una strage di multe. Nella prima settimana di ticket allargato, senza esenzioni, le telecamere hanno registrato una quantità anomala di infrazioni: 33.956 accessi illegittimi in area Ecopass, quasi 6.800 al giorno, rispetto a una media consolidata di 1.700 sanzioni (a dicembre, per esempio).
Motivo: quasi tutti i proprietari di veicoli diesel Euro 4 e 5 senza filtro, abituati a circolare gratuitamente, non hanno pagato il pedaggio. I più non lo sapevano, alcuni l’avranno capito in ritardo, in ogni caso hanno totalizzato 24.181 verbali da 70 euro (spese di spedizione escluse) in cinque giorni, dal 1˚ al 5 febbraio. Una stangata da 1,7 milioni. Che fa discutere i vertici di Palazzo Marino: «E ora, che si fa? Una sanatoria?». Un passo indietro. Letizia Moratti firma il 29 gennaio scorso l’ordinanza che congela la deroga al ventesimo giorno consecutivo di superamento della soglia di Pm10. Ma la decisione viene comunicata solo domenica sera, il 31 gennaio. Il provvedimento è applicato a partire dal primo febbraio e i risultati sono questi: 5.404 Euro 4 e 5 diesel senza fap multati il lunedì (su un totale di 7.352 sanzioni), 4.962 il martedì, 4.794 il mercoledì, 4.724 sanzionati il giovedì e 4.297 il venerdì.
Eccola, la strage. E la sequenza (calante) spiega in parte cos’è successo: gli automobilisti stanno scoprendo lo stop alla deroga strada facendo. Tra un paio di mesi ne pagheranno il conto. «Non è giusto». Il Consiglio di Zona 1 ha votato a maggioranza una mozione presentata dal repubblicano Guido Camera, martedì, che invita il sindaco e la giunta a sospendere «il pagamento delle sanzioni conseguente all’ingresso nella Ztl Cerchia dei Bastioni da parte di vetture Euro 4 ed Euro 5 senza filtro antiparticolato nei giorni successivi al 1˚ febbraio». Un blocco necessario, si legge nel documento, perché «l’aumento non programmato degli autoveicoli assoggettati al pagamento dell’Ecopass ha reso difficoltoso il rinvenimento dei tagliandi e l’attivazione del dazio». Le misure «strutturali adottate contro lo smog, come la sospensione delle deroghe per Ecopass, stanno dando risultati », ha spiegato Letizia Moratti, sottolineando il calo nelle concentrazioni medie di gas inquinanti rispetto al mese di gennaio.
Un effetto diretto quanto meno discutibile, visti i dati: ogni giorno entrano nei Bastioni 10 mila veicoli Euro 4 e 5 diesel senza fap e le telecamere, dal 1˚ al 5 febbraio, ne hanno contati circa 8 mila. Alla fine, dunque, poche centinaia di auto sarebbero rimaste fuori dal centro storico di Milano. «L’ennesima catena di ricorsi ai giudici di pace mi sembra inevitabile» commenta il consigliere Verde Enrico Fedrighini: «Il Comune ha dato una pessima informazione sul provvedimento, colpa di una maggioranza divisa su Ecopass. Ormai, però, l’hanno capito anche i sassi che i diesel senza fap devono pagare. Avanti senza deroghe e ripensamenti». Le concentrazioni di Pm10, mercoledì, hanno doppiato la soglia d’allarme. I giorni di smog fuorilegge, nel 2010, sono già 32. Il bonus di 35 superamenti, concesso dall’Ue, potrebbe andare esaurito domani. E lasciar partire una nuova procedura d’infrazione.
Armando Stella