La nube arriva in Italia: rischio chiusura aeroporti del Nord. In tutto il Vecchio Continente sono stati annullati circa 18.000 voli. Prolungato il blocco in Regno Unito e Francia. Disagi previsti anche per sabato. Enac: nessun rimborso.
L’emergenza causata dall’eruzione del vulcano nei pressi del ghiacciaio di Eyjafjallajokull in Islanda sta lasciando mezza Europa a terra. La gigantesca nube di cenere che da giovedì sorvola i Paesi della parte settentrionale del continente costringe alla chiusura degli aeroporti e le autorità di diverse città hanno già annunciato che i voli resteranno fermi almeno fino a sabato mattina.
La nube di cenere, intanto, si avvicina all’Italia. Se non cambieranno le previsioni, sabato molti aeroporti del Nord Italia verranno. E’ quanto è emerso nel corso di una riunione operativa tenutasi al Dipartimento della Protezione Civile, alla quale hanno partecipato le autorità aeronautiche civili e militari, e i rappresentanti delle aziende che gestiscono strade e ferrovie.
La chiusura contemporanea degli aeroporti di Heathrow (Londra) e Francoforte significa che il traffico aereo europeo è semi-paralizzato.
Eurocontrol , l’Organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea, prevede che alla fine
della giornata di oggi risulteranno cancellati circa 17mila voli (oltre il 60 per cento dei 28.000 voli che giornalmente solcano i cieli europei). Giovedì erano stati annullati quasi 8mila voli.
Ripercussioni anche in Italia con 59 voli cancellati a Fiumicino e 45 a Bologna (consulta gli orari di partenze e arrivi).
In Belgio la chiusura dello spazio aereo è stata prolungata almeno fino alle 10 di sabato, in Olanda fino alle 6. In Gran Bretagna oggi non si vola. In Svezia e in Norvergia decollerà qualche volo domestico, ma i tre hub della scandinavi, Oslo, Copenaghen e Stoccolma, sono chiusi.
In Francia restano chiusi 25 aeroporti. In Germania sono chiusi gli scali di 11 città tra cui Berlino.
Non si vola sui cieli austriaci e su quelli baltici. La nuvola inoltre si sta spostando a est. Lo scalo di Sofia ha chiuso i battenti, come anche gli aeroporti polacchi.
Potrebbero slittare a domenica i funerali, in programma sabato, del presidente polacco Lech Kaczynski morto con la moglie e altre 94 personalità del paese nel disastro aereo del 10 aprile. Alla cerimonia è previsto l’arrivo di Barack Obama e di diversi capi di stato e di governo. I viaggiatori optano per il treno.
Le ceneri del vulcano, sostengono esperti dell’università di Vienna, potrebbero influire sul clima della terra se raggiungono la stratosfera perché potrebbero ridurre la radiazione solare. La stratosfera è la seconda cappa dell’atmosfera e comincia a circa 12 chilometri di altezza sopra la superficie della terra. A questa altezza non ci sono piogge che potrebbero ridurre o ‘lavare’ le particelle per cui le ceneri potrebbero rimanervi per due o tre anni.
Da giovedì, informa Trenitalia, le richieste per un posto sui convogli che portano in Francia e in Inghilterra hanno subito un’impennata.
Enac: Non previsti rimborsi . Nessun rimborso in vista per i passeggeri rimasti a terra a causa della nube gigante sui cieli europei che ha paralizzato il traffico aereo. Forse, però, i passeggeri potranno riutilizzare i biglietti aerei. E’ quanto annuncia il presidente dell’Enac, Vito Riggio a Sky Tg 24. Riggio spiega: “Quando c’è un caso eccezionale, tipo terremoti o eruzioni, il regolamento non prevede rimborsi. Ma, forse, si potranno riutilizzare i biglietti, se ne sta discutendo”.
Per informazioni sui propri voli Alitalia ha invece attivato anche il Numero Verde 800 650055.