Il condominio ospita soprattutto insegnanti in pensione. Alcuni si sono buttati dalle finestre ma molti sono morti per soffocamento. Il calore sprigionato dall’incendio ha fatto scoppiare i vetri dei palazzi vicini. Ci sono volute sei ore di lavoro, 25 brigate dei vigili del fuoco e 61 autobotti per spegnere le fiamme
SHANGHAI – Sono almeno 42 le vittime dell’incendio scoppiato in un grattacielo di 28 piani nel centro di Shanghai. L’edificio fa parte di un blocco di tre torri costruito nel 1998: nuovo secondo un’accezione occidentale, ma vecchio per gli standard cinesi. Tre settimane fa il “Teacher’s building” – il nome del palazzo destinato essenzialmente ad alcuni insegnanti in pensione – è stato ingabbiato nelle impalcature per un’operazione di restauro.
Il rogo si è sviluppato intorno alle 14.00 locali (le 9 italiane) al decimo piano del palazzo in cui vivono 156 famiglie. Le cause sono ancora da accertare, ma secondo alcuni testimoni sarebbero stati proprio i materiali da costruzione ad aver preso fuoco, provocando una colonna di fumo nero che era visibile da diverse parti della città. La versione più accreditata che circola tra gli agenti della sicurezza è che durante una pausa di lavoro un operaio si è addormentato con una sigaretta accesa accanto al telo verde che avvolge le impalcature. Dal mozzicone le fiamme sono divampate entrando in contatto con l’isolante che gli operai stavano applicando sulla facciata dell’edificio.
Il forte calore sprigionato dall’incendio ha fatto scoppiare alcuni vetri dei palazzi limitrofi, interrotto l’energia elettrica e bloccato le connessioni internet. Ci sono volute sei ore di lavoro, 25 brigate dei vigili del fuoco e 61 autobotti per spegnere l’incendio fino al ventesimo piano. I residenti sono stati evacuati e accolti all’interno di uno stadio che si trova nelle vicinanze, dove è stato istituito il quartier generale dei soccorsi.
“I vigili del fuoco hanno impiegato sei ore a domare le fiamme, molte vittime sono probabilmente decedute per soffocamento, non per le ustioni. E purtroppo il numero ufficiale delle vittime sarà noto solo quando i vigili potranno entrare negli appartamenti e recuperare i corpi di chi è rimasto intrappolato”, ha raccontato un testimone. Le impalcature, sia di legno che di ferro, sono state utilizzate da alcuni inquilini per salvarsi dalle fiamme. Altri si sono lanciati dalle finestre mentre alcune persone e diversi operai si sono riparati sul tetto del palazzo, da dove sono stati portati in salvo da tre elicotteri dei vigili del fuoco.
In conferenza stampa, le autorità di Shanghai hanno riferito che dei 90 feriti iniziali la maggior parte è stata trattata per aver inalato troppo fumo e che nessuno dei 50 ancora in ospedale sarebbe in pericolo di vita. Almeno 100 abitanti del condominio e operai sono stati salvati grazie agli elicotteri, mezzo importante in dotazione ai soccorritori in una città che conta oltre 15 mila grattacieli, e grazie alle scale innalzate dai vigili del fuoco. La polizia ha evacuato i palazzi circostanti e chiuso l’intera zona, per permettere alle ambulanze e ai mezzi di soccorsi di raggiungere più facilmente il luogo dell’incendio.