LA MANIFESTAZIONE DALLE 14: «con l’italia che vuole cambiare». Doppio corteo a Roma con tutti i leader del partito. Comizio del segretario a San Giovanni: il Paese si tolga berlusconismo dalle vene
E’ il giorno dell’orgoglio Democratico quello che si celebra oggi in Piazza San Giovanni, a Roma, il “Pd pride”: la manifestazione voluta da Pier Luigi Bersani non è tanto l’occasione per parlare di governo tecnico o di fare i calcoli per vedere se la mozione di sfiducia a Berlusconi passerà o meno. E’ piuttosto il momento in cui il segretario dirà al suo popolo che se il Cavaliere ha i giorni contati, è merito del Pd. E per galvanizzare la piazza dirà “ora tocca a noi”.
Il comizio di Bersani – Siamo qui per dare un messaggio di fiducia e di cambiamento all’Italia. Così non si può più andare avanti, Berlusconi deve andare a casa, ci vuole un passo avanti in una direzione nuova”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha aperto tra gli applausi il comizio finale a piazza San Giovanni. “L’Italia deve cominciare – afferma Bersani – a togliersi il berlusconismo dalla vene, deve scrollarsi di dosso un populismo personalistico, propagandistico e impotente”.
“Il bilancio di questi anni è disastroso. Il nostro paese non è migliorato in niente. Ci siamo visibilmente allontanati dai paesi forti dell’Europa. Abbiamo perso posizioni su posizioni in tutte le classifiche immaginabili e possibili”, ha aggiunto Bersani, elencando poi una lunga sequela di settori, dagli investimenti all’evasione fiscale, in cui l’Italia ha perso posizioni. “L’unica classifica che grazie a Berlusconi abbiamo rimontato é quella del nostro posto delle barzellette nel mondo, del nostro posto nel discredito nel mondo!”. Ancor “più grave”, ha sottolineato Bersani, e “il deperimento dell’etica pubblica, della dignità delle istituzioni e della politica, la doppia morale consentita ai ricchi ed ai potenti, il riaffacciarsi di stereotipi insultanti per la dignità della donna, la condiscendenza per una mentalità pararazzista”.
Berlusconi, spiega il segretario del Pd, “ha fatto tutto lui e adesso parla di ribaltone? ha avuto tutto in mano, una maggioranza galattica, una legge elettorale ad personam, il più grande partito d’Italia inventato sul ‘Predellino’ e ora fa la vittima. Lui si è ribaltato lasciandoci il problema che adesso non si ribalti anche l’Italia”.
“Non avremo certo paura del voto, se capitasse ce la giochiamo e la vinciamo. Ma serva un po’ di responsabilità e una risposta di stabilità può venire solo da un governo serio di responsabilità istituzionale”. Cosi il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani presenta la proposta che il Pd “avanzerà al Capo dello Stato” in caso di crisi di governo. “Siamo davanti – afferma Bersani – ad una emergenza economica e sociale e da 6 mesi siamo nell’instabilità perché Berlusconi è l’instabilità”. Per il leader Pd serve invece un governo di responsabilità istituzionale che “garantisca una transizione ordinata, nuove regole elettorali, alcuni interventi urgenti in campo economico e porti il Paese ad un confronto elettorale capace finalmente di rivolgersi al futuro”
Militanti da tutta Italia – Lo sforzo organizzativo del Pd per riempire la maggiore piazza romana è stato imponente. Solo l’organizzazione centrale del partito ha predisposto 18 treni speciali, 1.500 pullman, due navi. Altri militanti sono arrivati a Roma con mezzi propri. Due treni e 15 pullman hanno raggiunto Roma dalla Sicilia. Da Piemonte e Basilicata sono state organizzate anche due bande musicali, che si sono unite ai due cortei, ai quali hanno partecipato anche una rappresentanza del forum immigrazione del Pd, dei giovani democratici e del forum donne. Dal Piemonte, poi, sono arrivati anche 20 pullman del Movimento dei moderati. Dalle Marche i militanti sono arrivati vestiti con i giubbetti catarifrangenti.
I cortei – “Con l’Italia che vuole cambiare” è lo slogan della manifestazione articolerata su due cortei. Uno è partito da piazza della Repubblica, l’altro dal piazzale dei partigiani, di fronte alla stazione Ostiense. La dirigenza del partito si è divisa per essere in entrambi i cortei. Bersani è alla testa del corteo che è partito da piazza della Repubblica, dove sono tra gli altri anche il vicesegretario Enrico Letta, il presidente del gruppo parlamentare Dario Franceschini, Massimo D’Alema e Piero Fassino. Alla testa del corteo da Ostiense invece ci sono il presidente del partito Rosy Bindi, con Anna Finocchiaro, Walter Veltroni, Luciano Violante e Ignazio Marino.
La manifestazione sul web – Online la manifestazione del Partito Democratico può essere seguita sul sito del partito e sui relativi account Twitter e Facebook. Anche dall’account di Pier Luigi Bersani sul celebre social network arriva un invito agli iscritti e ai simpatizzanti a partecipare alla manifestazione. Su Twitter, la hashtag da tenere d’occhio per restare informati è #PD11. A fare livetwitting dal corteo, inoltre, ci dovrebbe essere il deputato Andrea Sarubbi.