Reo confesso dell’omicidio della giovane veneta, che si trovava in vacanza a lloret de mar. Nel 2012 sarà scarcerato. Interrogazione della Lega: «Il governo intervenga sulla Spagna»
MILANO – Rischia di tornare in libertà nel giro di poco più di un anno, a causa delle norme processuali spagnole, l’assassino reo confesso della giovane veneta Federica Squarise. La ragazza fu violentata e uccisa nell’estate del 2008 a Lloret De Mar da Victor Diaz Silva, un barman uruguayano soprannominato «El Gordo». La questione è ora diventata oggetto di una interrogazione parlamentare presentata dal leghista Massimo Bitonci, che chiede al governo di intervenire sulla Spagna perché eviti la scarcerazione.
LE NORME SPAGNOLE – «El Gordo» commise il delitto dopo che la giovane si rifiutò di avere un rapporto sessuale completo con lui. Il 10 giugno del 2012 dovrà essere liberato e non è certo che i giudici spagnoli, entro quella data, possano emettere la sentenza di condanna. Secondo la procedura penale spagnola, ci sono due anni di tempo dal momento dell’arresto per trattenere in prigione l’imputato in attesa della sentenza di primo grado. È possibile ottenere una proroga di altri due anni per i casi più gravi. Gli avvocati della famiglia Squarise hanno già ottenuto la proroga che non è più rinnovabile. Il rischio che l’assassino possa essere rimesso in libertà e fuggire, secondo gli avvocati, è molto alto. In seguito al grave episodio di Lloret De Mar, Bitonci ha presentato una proposta di legge per il patrocinio gratuito all’estero nei processi a favore di tutte le vittime di violenza. È in discussione in commissione Giustizia della Camera.
ZAIA – Sulla questione è intervenuto anche il governatore del Veneto Luca Zaia. «Se l’assassino e violentatore di Federica Squarise tornasse libero sarebbe un’immane vergogna, sarebbe come se venisse uccisa un’altra volta». «Fu una vicenda crudele e raccapricciante – ha aggiunto Zaia – Lasciò un profondo segno di dolore e di sgomento in tutti noi, che provammo e proviamo tutt’oggi un forte bisogno di giustizia».
Redazione online