Il cordoglio di napolitano e di berlusconi. Scontro a fuoco a nord-ovest di Bala Murghab. La vittima è il caporalmaggiore 28enne David Tobini
KABUL – Ancora sangue italiano in Afghanistan. Un militare, il caporalmaggiore David Tobini, è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco a nord-ovest di Bala Murghab, nella parte occidentale del Paese. Nato a Roma il 23 luglio 1983, Tobini era in forza al 183ø reggimento paracadutisti «Nembo» di Pistoia. È la quarantunesima vittima italiana nel Paese asiatico dall’inizio della missione, nel 2004, ad oggi. Nell’attacco sono rimasti feriti altri due parà e uno di loro è in pericolo di vita. Il ministro della Difesa Ignazio la Russa ha spiegato che i militari italiani sono stati colpiti da un doppio attacco. Alle 4.15 di mattina, i soldati, assieme a forze afghane, sono entrati in un villaggio dove erano stati segnalati materiale esplosivo e ordigni. Dopo aver compiuto «positivamente» la loro azione, all’uscita del villaggio sono stati attaccati da un gruppo di insorti che ha fatto fuoco su di loro, uccidendo il caporalmaggiore Tobini e ferendo il caporal maggiore Simone D’Orazio, 28enne originario di Isernia. Dopo aver cercato riparo in alcune case, i militari sono stati attaccati nuovamente da altri insorti posizionati in altre abitazioni che non erano state precedentemente controllate e in questo secondo attacco è rimasto ferito il terzo militare italiano. A quel punto – ha spiegato La Russa – è intervenuta la forza aerea di reazione alleata con quattro elicotteri, un aereo francese e uno americano che hanno bombardato la zona, consentendo l’evacuazione, «dopo un periodo non breve», alle forze italiane presenti sul territorio.
IL DL E LE POLEMICHE – Tobini è la terza vittima in Afghanistan in appena un mese (Gaetano Tuccillo è deceduto il 2 luglio, Roberto Marchini il 12 luglio) e la sua morte funesta la vigilia della discussione dei rifinanziamento delle missioni all’estero, già molto contestata in Senato. A tal riguardo, il ministro del Carroccio Roberto Calderoli ha confermato le sue perplessità sulla missione italiana in Afghanistan, ma ha anche annunciato che appoggerà il decreto di rifinanziamento delle missioni. «Dolore e cordoglio, questi sono i primi sentimenti che provo di fronte a questa nuova tragedia in Afghanistan, di fronte a questo nuovo lutto – ha detto l’esponente leghista -. Ma in questo momento provo anche tanta rabbia verso una missione che non condivido e non comprendo». Non ha usato mezzi termini e ha chiesto il ritiro delle truppe il leader idv Antonio Di Pietro. «È ora di dire basta a una guerra che non ci appartiene e che sta producendo un dispendio inutile di vite e risorse economiche» ha detto l’ex pm. A Di Pietro ha replicato a stretto giro La Russa. «Non è il momento dei lutti quello per discutere sulle ragioni della nostra presenza in Afghanistan». ha voluto precisare. «Il decreto sul rifinanziamento delle missioni – ha aggiunto – è l’occasione per affrontare tutti i temi possibili».
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