Sperimentati per quattro anni a Duino Arusina, nel Triestino. Gli ultrasuoni segnalano ai camion raccolta il livello degli scarti che possono decidere se fermarsi o meno.
DUINO ARUSINA (Trieste) – Da quattro anni nel Comune di Duino Arusina, in provincia di Trieste, si sperimenta un sistema di cassonetti per i rifiuti «intelligenti». Un’apparecchiatura agli ultrasuoni è stata installata su 40 dei 300 cassonetti del territorio comunale per misurare il livello degli scarti nel contenitore per i rifiuti. Quando il camion per la raccolta dei rifiuti di trova a 100 metri di distanza, un segnalatore invia la misurazione al guidatore del mezzo che, se i rifiuti nel cassonetto non raggiungono una misura stabilita, può decidere di non fermarsi. Inoltre i segnali inviati alla centrale consentono di ideare un percorso ideale per i camion per fermarsi solo davanti ai cassonetti pieni.
RISPARMIO – Il risparmio avviene su due fronti: i camion, non fermandosi e quindi non accelerando alla ripartenza, consumano meno carburante e inquinano di meno; inoltre non bloccano le strade facendo in questo modo risparmiare tempo e carburante alle auto che sono costrette a incolonnarsi per attendere lo svuotamento del cassonetto. In precedenza a Duino i cassonetti venivano svuotati ogni giorno, indipendentemente da quanto fossero pieni.
TEST – L’apparecchiatura costa circa 100 euro, ma il prezzo scenderebbe se fosse prodotta su larga scala, assicura Luciano Generali, l’ingegnere che ha ideato il dispositivo MSD-112 insieme alla Elcon Elettronica. Lo strumento è grande quanto un cartone di latte da un litro. La sigla deriva da Multiservice Device, 112 rappresenta invece i primi tre numeri della serie di Fibonacci, in cui ogni numero è la somma dei primi due. «La prova a Duino è andata bene», ha detto Marino Bozic, direttore della sezione raccolta rifiuti della Acegas, la compagnia triestina che ha l’appalto. «Ora però dobbiamo vedere come funziona in condizioni più impegnative come nella città Trieste».