Lo stadio pieno per Borgonovo
Baggio: «Stefano è un eroe moderno». Dopo il tributo della curva Fiesole e di un Franchi strapieno, Borgonovo ha lasciato un messaggio sul pc collegato ad un maxischermo: «Grazie a tutti, penso che insieme abbiamo fatto nascere qualcosa che distruggerà la “stronza”»
UNA PARTITA CONTRO LA SLA. Emozioni, sentimenti, ricordi. Nostalgia. E speranza, quella che questa partita tra Fiorentina e Milan di ieri e di oggi possa segnare l’inizio di una battaglia vincente alla Sla, che fa paura ai calciatori e ne uccide alcuni. Fiorentina e Milan, insieme per la Fondazione Borgonovo, per raccogliere i fondi necessari a far crescere la ricerca contro questa malattia che toglie parola e muscoli, che fa vivere attaccati ad una macchina, che circoscrive il mondo ad un letto o a una sedia a rotella. Questa è la vita di Stefano Borgonovo, che segnava in viola e in rossonero, che giocava con Baggio e con Gullit. Ora la sua partita è stimolare la ricerca con la Fondazione che porta il suo nome. E allora ecco «Tutti per Stefano Borgonovo», una partita che è un evento, non una sfida, ma una festa. Per dare gioia a Stefano, per far sorridere gli occhi con cui ora parla. Sorrisi e lacrime, perchè dagli occhi di Borgogol escono lacrime quando entra sul prato del Franchi, accompagnato da Roby Baggio (tornato appositamente a Firenze dopo sei anni), quando legge lo striscione ai piedi della curva Fiesole che recita «B e B… fantasia al potere… calcio da sogno… forza Stefano grande ragazzo semplice e buono». E la sua mente sarà andata a quella stagione 88-89, fantastica, dove le premiata coppia delle B segnò 29 gol.
TRENTAMILA SPETTATORI. L’inizio di una storia nuova, quella che trasforma la malattia di Borgonovo in condivisione per trentamila spettatori e per chi sta davanti alla tv sintonizzato su Sky. E Borgo sorride e scrive «Grazie Firenze». Arrivano i gol (Massaro, Pazzini), come i messaggi che Borgonovo scrive con gli occhi su uno speciale computer che li rilancia sul maxi schermo del Franchi. Ronaldinho cerca magie, ma la Fiorentina segna: Da Costa, ancora Pazzini (finirà 4-1, segna anche Nappi). Alla fine Stefano Borgonovo esce dallo stadio Franchi sotto il potente applauso del pubblico di Firenze, passando in mezzo a ue file composte dagli ex compagni di Fiorentina e Milan e accompagnato da Roberto Baggio. «Borgo grazie di tutto» e «Borgonovo uno di noi» i cori che gli hanno intonato i tifosi della Fiesole quando Baggio lo ha portato sotto la curva, poi al momento della sua uscita gli è stato tributato un applauso di quasi cinque minuti, seguito da un coro anche per Roberto Baggio.
«Ero sicura che Firenze avrebbe risposto così – ha dichiarato la moglie di Borgonovo, Chantal, a Sky – sono molto felice per Stefano, questa serata gli darà tanta energia che gli basterà per almeno due anni. Ai malati di Sla dico di non abbandonare mai la speranza: io ho fiducia nella scienza e penso al futuro con ottimismo». «Che emozione tornare sotto la Fiesole – dice Baggio – e dopo questa serata credo ancora di più nella possibilità di aiutare Stefano». Borgonovo duetta con Baggio: «Sai Roby che a vederti qui, hai qualcosa dell’allenatore». E l’ex Codino, che nell’intervallo aveva battuto un rigore a Mareggini segnando risponde: «Non capisci niente». È la notte di Borgonovo e di Baggio. È la notte del ritorno della B2. «Sei il giocatore più forte degli ultimi 50 anni», dice Borgo a Roby. È una notte di gioia in cui la Sla fa meno paura.