LA CISTERNA – Il suo collega si sarebbe dunque calato per capire cosa fosse successo. Vedendo il corpo del compagno di lavoro sarebbe ritornato rapidamente in superficie, rimanendo però intossicato. Dai primi accertamenti, i due sarebbero rimasti vittime di esalazioni di azoto. Sempre secondo le prime indiscrezioni l’operaio sarebbe infatti morto per arresto cardiaco per mancanza di ossigeno. L’operaio intossicato è stato portato all’ospedale di Vigevano, dove sarebbe fuori pericolo.
MORTI BIANCHE – Il caso ricorda da vicino altre tragedie sul lavoro, sempre per colpa delle esalazioni all’interno delle cisterne. A giugno di quest’anno sei operai hanno trovato la morte sul fondo di una cisterna del depuratore di Mineo, nel Catanese. A marzo altre cinque vittime, in un’autocisterna di zolfo nella zona industriale di Molfetta. Gli incidenti sul lavoro in Italia si aggirano sull’impressionante cifra di un milione l’anno, con il risultato di più di mille vittime.