Irruzione dei carabinieri in una villa nelle campagne di Castellana. In manette un 46enne per favoreggiamento della prostituzione
CASTELLANA – Un villino indipendente, nelle campagne di Castellana, lontano da occhi indiscreti e completamente recintato in modo da non permettere di guar_da_re all’interno. Era il luogo di piacevoli incontri con due avvenenti colombiane, se_que_strato dai carabinieri di Castellana Grotte. In ma_nette, con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione, cè finito il presunto protettore, F.D., 46enne di Casamassima.
L’ultima alcova del piacere attirrava clienti da tutta la provincia fino a tarda notte. Sono stati proprio una se_rie di accattivanti annunci pubblicati su quotidiani locali, a mettere i militari sulla strada giusta. L’inda_gine, durata alcuni giorni con più appo_sta_menti, ha permesso di accertare la costante presenza nel villino del 46enne, che svolgeva varie mansioni: accogliere gli ospiti aprendo il cancello, indicare loro la porta di accesso e compiere altre incombenze, tra cui quella classica di garantire sicurezza e protezione alle ragazze.
Spesso il 46enne si aggirava per la struttura armato di un bastone che teneva sempre a portata di mano. Domenica sera i carabinieri, fingendosi clienti, sono stati accolti dall’ignaro 46enne, che, come al solito, ha indicato anche a loro la strada. A quel punto i falsi ospiti, dopo essersi qualificati, hanno bloccato il “manager”. Nella sua Golf, parcheggiata nel cortile, i militari hanno trovato il bastone in legno che utilizzava per scoraggiare eventuali malintenzionati e un foglio manoscritto con le giuste indicazioni per raggiungere la villa.
Quindi i carabinieri hanno fatto irruzione nella villa dove hanno trovato le due donne colombiane, una 41enne e una 38enne. Nelle loro borse c’erano oltre mille euro e i telefoni cellulari i cui numeri corrispondevano a quelli dei due annunci pubblicati sui giornali.
Il 46enne di Casamassima è stato trasferito nel carcere di Bari, mentre la villetta è stato sottoposta a sequestro.
L’ultima alcova del piacere attirrava clienti da tutta la provincia fino a tarda notte. Sono stati proprio una se_rie di accattivanti annunci pubblicati su quotidiani locali, a mettere i militari sulla strada giusta. L’inda_gine, durata alcuni giorni con più appo_sta_menti, ha permesso di accertare la costante presenza nel villino del 46enne, che svolgeva varie mansioni: accogliere gli ospiti aprendo il cancello, indicare loro la porta di accesso e compiere altre incombenze, tra cui quella classica di garantire sicurezza e protezione alle ragazze.
Spesso il 46enne si aggirava per la struttura armato di un bastone che teneva sempre a portata di mano. Domenica sera i carabinieri, fingendosi clienti, sono stati accolti dall’ignaro 46enne, che, come al solito, ha indicato anche a loro la strada. A quel punto i falsi ospiti, dopo essersi qualificati, hanno bloccato il “manager”. Nella sua Golf, parcheggiata nel cortile, i militari hanno trovato il bastone in legno che utilizzava per scoraggiare eventuali malintenzionati e un foglio manoscritto con le giuste indicazioni per raggiungere la villa.
Quindi i carabinieri hanno fatto irruzione nella villa dove hanno trovato le due donne colombiane, una 41enne e una 38enne. Nelle loro borse c’erano oltre mille euro e i telefoni cellulari i cui numeri corrispondevano a quelli dei due annunci pubblicati sui giornali.
Il 46enne di Casamassima è stato trasferito nel carcere di Bari, mentre la villetta è stato sottoposta a sequestro.
Il protettore delle colombianeultima modifica: 2008-10-16T16:38:00+02:00da
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