Lettera dell’attaccante sul web: «Sono stati assenti per 16 anni». Balotelli: «Se non fossi diventato un giocatore dell’Inter, di me non gliene importerebbe nulla»
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Mario Balotelli |
MILANO – Un comunicato sul sito ufficiale. Inchiostro nero su sfondo grigio. Per rispondere ai «signori Thomas e Rose Barwuah, i miei genitori biologici». Mario Balotelli si affida al web per ribadire che l’unico legame che prova «è con le persone che mi hanno amato come un figlio. Gli altri, per me, sono degli estranei». Una dura presa di posizione, da parte dell’attaccante dell’Inter, al quale non sono affatto piaciute certe dichiarazioni alla stampa. «Si è scritto di due persone costrette, perché povere e senza lavoro, a ‘dare in adozione’ il figlio. Falso, perché non sono mai stato dato in adozione e soprattutto nessuno li ha mai costretti ad abbandonarmi in ospedale quando ero neonato e a sparire negli anni successivi all’affido».
ASSENTI PER 16 ANNI – Balotelli poi aggiunge: «Perché nessuno ha chiesto ai signori Barwuah, che oggi si fanno fotografare sui giornali con facce tristi e la mia foto con maglia dell’Inter in mano, come mai, una volta che sono guarito, non hanno fatto domanda in Tribunale per riprendermi? E perché per 16 anni, a parte qualche visita all’inizio, grazie alla pazienza di mamma e papà che mi portavano da loro, hanno pensato bene di sparire salvo venire allo scoperto adesso che sono diventato un giocatore di serie A? Per 16 anni non ho nemmeno ricevuto una loro telefonata nel giorno del mio compleanno. Con loro, dai due anni in poi, non ho mai vissuto. Ora però vogliono far sapere a tutti che sono loro i ‘veri’ genitori e che vogliono il mio affetto, come se fosse un loro diritto derivante dallo stesso sangue».
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I genitori biologici di Balotelli |