L’ex patron di Collecchio in aula: «Non ho mai pensato che i titoli fossero così diffusi nelle tasche di privati»
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Calisto Tanzi in aula |
MILANO – «Non ho mai ideato, non ho mai avuto la consapevolezza di aver architettato la grande truffa ai danni dei risparmiatori. Non ho mai pensato che ci fosse una diffusione così estesa di titoli nelle tasche di privati». È questo uno dei passaggi salienti e finali delle dichiarazioni spontanee rese in aula a Milano dall’ex patron di Parmalat, Calisto Tanzi, imputato per aggiotaggio, ostacolo all’attività degli organi di vigilanza e concorso in falso dei revisori.
AMMESSI FINANZIAMENTI A PARTITI – Rivolgendosi al tribunale, Tanzi ha ammesso finanziamenti a partiti e a uomini politici e ha inoltre parlato di una serie di operazioni e dei rapporti con le banche, in particolare con Bank of America. Per concludere, in sostanza, in riferimento al crac e a quanto messo in luce dalle indagini, di «non aver voluto né ipotizzato, né sospettato che ciò potesse accadere». Nella conclusioni delle sue dichiarazioni spontanee l’ex numero uno dell’azienda di Collecchio ha anche dichiarato di attendere «con doveroso rispetto e sottomissione la sentenza» dei giudici. Il testo scritto delle dichiarazioni è stato depositato al tribunale assieme a una serie di allegati.
«IL MIO TESORO? NON ESISTE» – «Il tesoro di Tanzi non esiste, tutto quello che avevo è stato messo a disposizione di chi doveva essere risarcito» ha inoltre chiarito l’ex patron di Parmalat in aula a Milano. «In questa fase della vita – ha aggiunto – voglio tornare al rispetto di me stesso ed è quanto mi propongo nel fare queste dichiarazioni spontanee nell’assoluto rispetto del vostro ruolo».
AUGURI DI BUON COMPLEANNO – Ai giornalisti che lo attendevano davanti al Palazzo di Giustizia Tanzi non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, ma ha solo ringraziato chi gli faceva gli auguri per il suo 70esimo compleanno, età grazie alla quale, per la legge ex Cirielli, in caso di condanna eviterà il carcere.