L’amministratore delegato di Fiat: «Noi non abbiamo chiesto nulla», «Non si crei un dislivello tra America ed Europa e non si mettano protezioni a livello nazionale»
TORINO – Aiuti per l’auto devono esserci per tutti o per nessuno. Questa la linea ribadita dall’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, a Torino, a margine di un incontro tra il Piemonte e lo stato Brasiliano di Minas Gerais, dopo le dichiarazioni venute dal vertice italo-tedesco e da richiesta negli Stati Uniti dei 3 amministratori delegati dell’auto di aiuti finanziari al senato. «Al presidente – ha aggiunto Marchionne, riferendosi a quanto affermato dal premier Berlusconi – non ho chiesto assolutamente niente e non credo sarebbe opportuno. Inoltre bisogna guardare in maniera molto precisa quali sono le proposte e da dove verranno, poi decideremo cosa fare. La Fiat – ha proseguito – in questo momento non è nella situazione di avere bisogno dello stesso tipo di appoggio degli americani. Capisco benissimo il discorso di Foster all’Opel ma se dovesse intervenire qualcuno per dare un sostegno all’Opel in Europa allora sarebbe completamente impossibile escludere gli altri produttori. Poi se la Fiat ne ha bisogno o meno è un altro discorso. Questi sostegni se dovessero venire sarebbero apprezzati».
NON SI CREI DISLIVELLO TRA EUROPA E USA – L’auspicio di Marchionne è quindi che «non si crei un dislivello tra l’America e l’Europa» e specialmente per quanto riguarda il nostro continente «non si vadano a creare protezioni a livello nazionale che vadano ad impattare sul mercato europeo». A proposito poi di quanto affermato dai rappresentanti tedeschi Marchionne ha ribadito che «è necessario capire bene. Se si comincia a interferire sul mercato libero in questo momento, la Fiat non può accettare certe cose perchè si cambierebbe proprio l’equilibrio industriale dei mercati». Ed a proposito delle richieste venute dai tre amministratori delegati dell’auto statunitense per un sostegno finanziario, l’ad del Lingotto ha affermato ancora: «Bisognerà vedere come finirà. I tre amministratori delegati hanno fatto questa richiesta ufficiale di un sostegno finanziario alla commissione del senato che sta analizzando la proposta. Se succede va a cambiare l’equilibrio in Europa: è una cosa da capire molto bene». Infine riguardo alla questione europea sulla Co2, l’amministratore delegato del Lingotto ha risposto: «Stiamo stringendo le differenze, non ci saranno provvedimenti che andranno ad impattare in modo negativo sull’Italia».