Preso nel raid anche Lakhwi, leader dell’organizzazione Jamaat-ud-Dawa e indicato come regista dell’attentato, in manette anche altri 14 militanti
ISLAMABAD – Catturato in Pakistan Zakiur Rehman Lakhwi, considerato una delle “menti” degli attentati di Mumbai del 26 novembre. È leader dell’organizzazione Jamaat-ud-Dawa, una fondazione di beneficenza che ha sostituito la sigla Lashkar-e-Taiba dopo la sua messa al bando nel 2002. Lakhwi – incluso nell’elenco dei 20 ricercati di cui l’India aveva chiesto l’estradizione al Pakistan – è stato preso, insieme ad altri militanti, durante un blitz in un campo di addestramento alle porte di Muzaffarabad, capitale del Kashmir pakistano. Nessuna fonte ufficiale ha però confermato l’operazione e l’arresto. Secondo il giornale Dawn, riportato anche dal Times of India, gli arrestati sarebbero una ventina.
TENSIONE TRA I DUE PAESI – Lakhwi è stato indicato come uno dei registi degli attacchi a Mumbai dall’unico militante sopravvissuto catturato in India. Insieme a Yusuf Muzammil, capo delle operazioni anti-indiane dell’organizzazione, è accusato di aver dato ordini telefonicamente ai dieci kamikaze che hanno realizzato l’attentato. Il Pakistan si è detto pronto a cooperare con l’India nelle indagini ma le tensioni tra i due Paesi non si sono allentate, nonostante il lavoro diplomatico degli Stati Uniti.