Il monastero devastato a Pomaia
Un vasto incendio, probabilmente innescato da un corto circuito, ha devastato buona parte del monastero buddista di Pomaia (Pisa), uno tra i più importanti d’Europa. L’incendio ha distrutto la sala grande di meditazione e moltissimi incunaboli, testi antichi e statue. Non ci sono feriti. I vigili del fuoco hanno circoscritto l’incendio e provveduto a isolare la zona. Il monastero non è più agibile.
I DANNI – Ammontano a oltre un milione di euro i danni provocati dall’incendio che si è sviluppato questa mattina, poco dopo l’alba, all’interno della sala di meditazione del monastero buddista di Pomaia. Le fiamme, secondo quanto appreso, hanno sfondato anche il tetto del monastero oltre ad aver distrutto preziosissimi testi tibetani molto antichi. I monaci escludono che si sia trattato di fuoco provocato da candele perchè in quella sala, per motivi di sicurezza, candele non ne vengono più accese da tempo.
LA DISPERAZIONE – Disperazione tra gli oltre 25 monaci che vivono nel monastero: «Saremo costretti a fare un appello – ha detto il presidente dell’ istituto Lama Tzong Khapa, il monaco Raffaello Longo – perchè i danni sono ingentissimi e non ce la possiamo fare da soli a ristrutturare il monastero. Domani doveva cominciare il master per gli studenti che vengono qui da tutto il mondo e non sappiamo come fare».
TESTI TIBETANI RARISSIMI IN FIAMME – Nell’incendio sono andati bruciati molti libri e testi tibetani, alcuni dei quali rarissimi. I danni materiali, hanno specificato i monaci, superano il milione di euro ma molte delle cose distrutte non hanno prezzo come, appunto, i libri con i discorsi di Budda, una quarantina di tanke (i dipinti della storie del Budda tra cui una risalente al 1800), oltre all’altare e numerose statue. I responsabili dell’istituto Lama Tsong Khapa hanno aperto un conto corrente per eventuali donazioni che li aiutino a ricostruire la parte del monastero andata distrutta. Al momento dell’incendio erano presenti pochi volontari. Molti dei normali frequentatori dell’istituto, infatti, erano fuori per le festività ma domani sono attese 120 persone che avrebbero dovuto pernottare nel monastero una settimana per frequentare il corso di buddismo. «Ci stiamo organizzando – ha detto Raffaello Longo, presidente dell’istituto – per sistemare gli ospiti in qualche struttura ricettiva della zona. Le lezioni si svolgeranno in palestra. Abbiamo subito un danno grande, non sarà facile porvi rimedio».