La replica degli ex Pac (Proletari armati per il comunismo). «Troviamo infamante che Cesare Battisti ci qualifichi come collaboratori di giustizia o pentiti»
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LA REPLICA ALLA LETTERA – Lo dichiarano gli ex Pac (Proletari armati per il comunismo) Sebastiano Masala e Giuseppe Memeo, insieme alla moglie di Gabriele Grimaldi (morto nel 2006), Pia Ferrari, replicando alla lettera, diffusa venerdì, in cui Battisti li indica come responsabili degli omicidi per i quali è stato condannato in Italia. La dichiarazione non è sottoscritta da Sante Fatone, che diventò collaboratore di giustizia.
SPATARO: E’ UN ASSASSINO – «Le sentenze scritte contro di lui, pesano come macigni: Battisti è un assassino e della peggiore specie». Il procuratore della Repubblica aggiunto di Milano Armando Spataro replica così a Cesare Battisti, che dal Brasile rivendica la propria innocenza. Intervistato il magistrato ha dichiarato al Tg1: «Queste affermazioni, come quelle contenute nel provvedimento con cui si dà asilo politico a Battisti, sono perfino offensive per la giustizia e la democrazia italiana. Pertini disse che l’Italia è uno dei pochi Paesi se non l’unico Paese che si può vantare di aver sconfitto il terrorismo nelle aule dei tribunali e non negli stadi. Abbiamo il dovere della memoria che ci impone di perseguire anche a distanza di anni chi non ha rispettato le regole della convivenza, tanto più uccidendo il prossimo».
MADRE GRIMALDI – Intanto Laura Grimaldi, madre di Gabriele, morto negli anni scorsi e condannato con Cesare Battisti per l’attività dei Pac e accusato dallo stesso Battisti dell’omicidio del gioielliere Pierluigi Torregiani, è laconica nel commentare le accuse che l’ex Pac lancia al figlio dal Brasile: «Spero solo che il signor Cesare Battisti sia estradato». Laura Grimaldi, che scrisse anche un libro sulla vicenda giudiziaria del figlio, è consulente editoriale e fu anche direttrice della collana Il Giallo Mondadori.
GLI INTELLETTUALI BRASILIANI – E circa cinquecento intellettuali brasiliani hanno firmato un manifesto a sostegno di Cesare Battisti «Con una decisione coraggiosa e coerente con i suoi principi democratici e progressisti, il governo brasiliano (…) ha concesso l’asilo politico a Battisti», dichiarano i firmatari del manifesto – tra cui l’architetto Oscar Niemeyer e il drammaturgo Augusto Boal – diffuso a Belem nel corso del Forum sociale mondiale.