NAPOLI – Proteste e scontri con le forze dell’ordine, una strada statale bloccata, uno svincolo autostradale invaso, sei manifestanti portati via per essere identificati. E le proteste dei sindacati che insorgono contro le forze dell’ordine: “Non è con la polizia che si risolvono i problemi di Pomigliano”.
La protesta per la crisi della Fiat esplode in maniera clamorosa in Campania con l’iniziativa dei 5000 cassintegrati dello stabilimento di Pomigliano d’Arco (Napoli), il più grande del Mezzogiorno, già da giorni in lotta per chiedre un intervento del governo sul loro futuro occupazionale. Oggi, più di un migliaio di operai si è messo in marcia per 15 chilometri, dallo stabilimento e lungo tutta la Statale 7, fino all’accesso dell’autostrada A1, lo svincolo di Acerra e Afragola. “Non ci sono piani produttivi per noi – il senso della protesta – e vogliamo capire cosa ne sarà del nostro futuro. Siamo in cassa integrazione da mesi, e chiediamo ora risposte concrete da parte dell’azienda”.
Ma ben presto la tensione sale e l’occupazione della strada con il blocco della circolazione richiama l’intervento della polizia. E sono scontri tra operai e forze dell’ordine con gli agenti in assetto da sommossa che impediscono l’ingresso dei lavoratori sulla sede autostradale. A quel punto i lavoratori hanno cercato di raggiungere l’autostrada Napoli-Roma dalle campagne circostanti. Alcuni ci sono riescono passando dalle campagne nella zona fra Afragola ed Acerra. Nuovo intervento della polizia che porta via sei manifestanti per identificarli nel vicino commissariato di Acerra. Verranno tutti rilasciati: ma per loro scatta la denuncia a piede libero per manifestazione non autorizzata, resistenza a pubblico ufficiale ed interruzione pubblico servizio. Tra loro anche un delegato sindacale della Fiat di Pomigliano d’Arco. Poi la tensione si stempera, e tra le forze in campo, operai da una parte e polizia dall’altra, ci sono anche momenti di dialogo e reciproca comprensione.
Poco dopo le 14 la fine della protesta con gli operai che si allontanano dalla zona dello svincolo autostradale di Afragola-Acerra dell’autostrada A1 e, sempre in corteo, si dirigono nuovamente davanti ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano d’Arco percorrendo la statale Nola-Villa Literno con ulteriori pesanti disagi per la circolazione. Unanime la solidarietà dei sindacati e di diversi esponenti della sinistra. Per il governatore campano Antonio Bassolino “gli scontri tra forze dell’ordine e operai della Fiat sono un campanello d’allarme di un grave disagio sociale che non va sottovalutato”.