Azione combinata di kamikaze e guerriglieri: almeno 10 le vittime. Colpiti i ministeri della Giustizia e della Pubblica Istruzione, e anche il Palazzo Presidenziale di Karzai
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Auto distrutte dopo le esplosioni a Kabul |
LA DINAMICA DEGLI ATTACCHI – Secondo una prima ricostruzione, solo parzialmente confermata da fonti di polizia, uno o due kamikaze hanno attaccato il palazzo del ministero della Giustizia, nel centro della città, vicino al ministero delle finanze e all’ingresso meridionale del palazzo presidenziale, provocando un numero di vittime non ancora accertato. Un secondo attacco ha preso di mira uffici dell’amministrazione penitenziaria nel quartiere periferico di Khair Khana, con due kamikaze a piedi che sono riusciti a penetrare nell’edificio sparando e facendo poi saltare i corpetti esplosivi che indossavano. In questo attacco vi sarebbero state diverse vittime. Un altro kamikaze sarebbe stato circondato da forze di polizia vicino al ministero dell’ istruzione, in centro, e sarebbe stato abbattuto senza essere riuscito a far esplodere il suo giubbetto. Un altro terrorista ancora, forse il settimo, avrebbe inoltre attaccato un convoglio di agenti di polizia nella zona settentrionale di Kabul, che potrebbe però trattarsi, secondo fonti giornalistiche locali di un convoglio militare straniero. Quest’ultima circostanza non è stata ancora chiarita, dato il massimo riserbo delle fonti ufficiali e la gran confusione che regna in questo momento nella capitale afghana. La tv privata locale ‘Tolò, citando un portavoce dei talebani, ha riferito che sette attentatori suicidi hanno compiuto attacchi in diversi edifici governativi e due sono riusciti a entrare nel carcere centrale di Kabul, ma questa circostanza non ha trovato nessuna conferma ufficiale. Un’altra tv locale ha fatto riferimento a 10 vittime delle esplosioni, ma anche in questo caso non vi sono conferme.
SCONTRO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA – Lo scontro più grave sembra essere avvenuto comunque al ministero della Giustizia, situato non lontano dalla Presidenza, contro il quale hanno agito due diversi kamikaze, forse addirittura tre. Uno è stato ucciso subito, prima che riuscisse a farsi saltare in aria; il secondo si è asserragliato all’interno mentre il complesso era circondato dai soldati e dalle unità scelte della polizia, ma alla fine è stato eliminato. Gli attentati cadono alla vigilia della visita a Kabul di Richard Holbrooke, l’ inviato speciale del presidente Usa, Barack Obama.