I sette grandi: «La stabilizzazione dei mercati e dell’economia è la nostra priorità più alta». Le conclusioni finali del vertice a Roma: «Useremo tutti gli strumenti per sostenere la crescita»
ROMA – I Paesi del G7 si utilizzeranno tutti gli strumenti per sostenere la crescita e l’occupazione. È quanto affermano i ministri dell’economia e delle finanze dei Sette Grandi nelle conclusioni finali del vertice, in cui si ribadisce anche l’impegno ad evitare il protezionismo. I Sette Grandi si sono impegnati a contrastare un «grave» rallentamento economico che persisterà per buona parte del 2009, senza precisare i nuovi passi che intendono fare per questo. La stabilizzazione dei mercati e dell’economia è la « priorità più alta» dei Paesi del G7. Lo affermano i ministri dell’economia e delle finanze dei Sette Grandi nel comunicato finale del vertice a Roma, in cui si evidenzia anche la necessità di evitare l’«eccessiva volatilità» delle valute.
RISCHIO ALIMENTARE – Tra questi anche il rischio alimentare che può provocare la crisi e la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Il termine del vertice è previsto per il primo pomeriggio. Alle 15:00 è in programma la conferenza stampa della presidenza italiana, a seguire quelle delle delegazioni nazionali e della Banca centrale europea. Successivamente sarà la volta dei russi e del Fondo monetario internazionale ad incontrare la stampa nelle dikverse sale dell’Hotel Excelsior.
GLI INTERVENTI – Al consueto giro di tavolo sulle condizioni dell’economia mondiale hanno partecipato il segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner e il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, il ministro delle Finanze giapponese Shoichi Nakagawa, il presidente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet e il ministro delle Finanze tedesco Peer Steinbruck.
STANDARD COMUNI – L’Italia preme perché si arrivi quanto prima alla definizione di standard comuni, sia in ambito dei mercati finanziari che delle politiche fiscali e del commercio internazionale, coinvolgendo i diversi bracci operativi rappresentati dagli organismi internazionali, dal Fsf (Financial Stability Forum), per quanto riguarda vigilanza e requisiti patrimoniali delle banche, al Wto, all’Ocse. I numeri uno di queste agenzie internazionali, insieme con i rappresentanti di Fmi, Banca Mondiale, Unctad (United Nations Conference on Trade and Development), sono stati invitati alla cena di venerdì e saranno consultati durante i lavori.
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