Tra le misure approvate la norma che consente ai sindaci di avvalersi di «sentinelle» non armate
ROMA – Sul decreto anti-stupri, contenente misure urgenti in materia di sicurezza e contrasto alla violenza sessuale, c’è il via libera del Consiglio dei ministri. Tra le norme del decreto figura anche quella largamente prevista delle ronde, ma «con modifiche», come sottolinea il ministro Ignazio La Russa. La norma sulle ronde approvata consente ai sindaci di avvalersi di associazioni di cittadini non armati, in coordinamento con i prefetti.
EX AGENTI E MILITARI FARANNO DA «SENTINELLE» – «Il decreto è stato approvato all’unanimità» ha detto La Russa, aggiungendo che proprio An ha proposto alcune modifiche accolte dal governo. La principale è quella che prevede che a «fare le cosiddette “ronde” siano prevalentemente associazioni di ex agenti di polizia, carabinieri, forze armate e altri corpi dello Stato». Inoltre, ha aggiunto La Russa, «ci sarà un coinvolgimento rafforzato del comitato provinciale sulla sicurezza».
STUPRATORI, NO AI DOMICILIARI – Il decreto è stato approvato con delle lievi modifiche rispetto alle anticipazioni e fra le misure principali contiene il divieto degli arresti domiciliari per chi è accusato di violenza sessuale.