Intesa tra Italia, Germania, Francia, Gb e Spagna sulle misure anticrisi. Brown: all’Fmi 500 miliardi di dollari, via libera ad una supervisione di tutti i prodotti finanziari, inclusi gli hedge funds
Silvio Berlusconi con Angela Merkel |
LE MISURE – «Per fronteggiare la crisi saranno assunte misure che portino le distorsioni della competizione ai minimi rischi e ci aspettiamo che gli altri Paesi del G20 si comportino allo stesso modo». È quanto si sottolinea nel documento finale del vertice di Berlino. Nel summit si è deciso di mettere «al bando qualsiasi provvedimento protezionista» e si sottolinea che la crisi economica «è ancora complessa e difficile». Nel vertice di Berlino si è trovato l’accordo un po’ su tutto. Questi i punti principali dell’accordo: il Fondo monetario internazionale (a cui i Grandi d’Europa raddoppieranno le risorse) e il Financial stability forum «devono avere il compito di monitorare e promuovere l’applicazione del piano di azione adottato a Washington (quello stabilito dal G20)». Tutti i prodotti finanziari, inclusi gli hedge funds, devono essere soggetti di una supervisione o di una regolazione appropriata. «Bisogna mettere a punto – si aggiunge nel documento – sanzioni contro i pericoli derivanti da giurisdizioni non collaborative», ovvero i paradisi fiscali. Inoltre «le banche dovranno creare “risorse cuscinetto” addizionali nei momenti positivi». Ci sarà, infine, «una nuova carta globale per l’economia», proposta questa arrivata dalla Germania. Resta però ancora insoluto il problema del tracollo borsistico che ha colpito gli istituti bancari dei Paesi dell’est e che ha riflessi anche sugli istituti di credito occidentali.
MERKEL – «Coloro che non coopereranno» con ciò che i Governi decidono per uscire dalla crisi «dovranno essere soggetti ad un meccanismo di sanzioni molto concreto». Lo ha detto il Cancelliere tedesco Angela Merkel nella conferenza stampa conclusiva del vertice di Berlino. «Pensiamo che – ha detto la Merkel – tutti i prodotti finanziari e le agenzie di rating devono essere sorvegliati». «La fiducia può essere ristabilita solo se tutti i Paesi spingono verso la stessa direzione» ha aggiunto la Merkel.
SARKOZY – Il prossimo G20 di Londra sarà «un successo», tutti i grandi Paesi europei sono fortemente determinati e sanno che «nessuno si può permettere un fallimento» ha detto invece il presidente francese, Nicholas Sarkozy. «Abbiamo adottato misure ambiziosi e credibili, e non superficiali: si tratta di misure strutturali perchè l’Europa vuole la rinascita del sistema finanziario e su questo siamo tutti d’accordo», ha aggiunto Sarkozy.
BROWN – Serve un «nuovo accordo mondiale», un «grande patto» per uscire dalla crisi ha detto poi il premier britannico, Gordon Brown. «Oggi abbiamo deciso che dobbiamo fare molto di più » di quanto fatto finora nonostante le decisioni prese siano state utili, «e abbiamo deciso di restare uniti per fare quello che io chiamo un new deal globale», ha detto Brown. «Siamo determinati – ha aggiunto il premier britannico – a instaurare un sistema di supervisione e vigilanza globale che permetta di monitorare i veicoli di investimento». I Paesi europei del G20 «hanno deciso che le istituzioni internazionali hanno bisogno di almeno 500 miliardi di dollari» ha aggiunto Brown.